Dove scappano le istituzioni quando si tratta di mostrarsi realmente vicine e interessate al cinema di animazione e alle nuove tecnologie legate all’immagine? Possibile che ci sia immancabilmente qualcosa di più importante per la politica nostrana, possibile che appoggino (e che conoscano?) così poco un settore che da solo, se ben strutturato, potrebbe dare un notevole aiuto alla sfinita economia nazionale? O, invece, hanno capito tutto e fanno bene sindaci, assessori e affini a mostrarsi di sfuggita giusto alle inaugurazioni, per poi correre a omaggiare i potenziali acquirenti esteri di gianduiotti, bagnacaude e felpe o copri-sedili firmati FIAT?
Se lo è chiesto anche Gabriele Ferraris sul suo blog gabosutorino.blogspot.it, partendo dalla propria partecipazione alla cena di chiusura della 16.ma edizione della VIEW Conference e interrogandosi sulla fragorosa (e a quanto pare consueta) assenza dei politici al fianco di colei che da anni si batte per mantenere a Torino questa prestigiosa esperienza collettiva malgrado le difficoltà e i sempre maggiori tagli al budget, ovvero la direttrice Maria Elena Gutierrez. La risposta delle istituzioni è stata, come di consueto, desolante nella propria implicita ammissione di scarso interesse nei confronti della VIEW e per l’argomento in sé: erano tutti impegnati a Stresa per l’ennesima “borsa” enogastronomica, come se questa benedetta Regione, come tutto questo benedetto Paese, non avesse in testa altro che il cibo… come se non avessimo altro da offrire al resto del mondo.
La VIEW potrebbe, a quanto si sussurra da più parti, levare le tende per trasferirsi nella Gran Milan… se accadrà probabilmente diranno che è stato fatto il possibile per trattenerla ma alla fine hanno vinto i dané e l’organizzazione lombardi. In compenso ci terremo la fiera del bue grasso e quella dei “maitres chocolatiers“.
Già. Faremmo proprio una gran bella figura da cioccolatai.