22 Ottobre 2015 02:56

View Conference 2015. La libertà di raccontare ciò che si vuole senza ostacoli.

Mercoledì 21 ottobre al View ci sono state molte conferenze interessanti. Fra queste due sono state molto forti nel messaggio che davano gli oratori sull’importanza di restare fedeli alla propria idea senza accondiscendere ai voleri di un produttore che vuole fare un film solo per guadagnare denaro.

v-24
L’irresistibile Jorge Gutierrez.

 

Il primo a parlare è stato Jorge Gutierrez, regista de “Il libro della Vita”. Che davanti a una platea rapita dal suo trascinante modo di raccontare (tra cui i genitori, la moglie e la figlia) ha raccontato la sua vita, i suoi studi e la sua carriera dall’esame d’ammissione alla CalArts (passato grazie al suo amore per il folklore messicano) alla ricerca di una possibilità di fare serie come gli diceva il cuore senza tradire la sua identità. Proponendo il suo film e le sue serie a molti rifiutando contratti vantaggiosi che però chiedevano la modifica totale delle storie in cui lui mette tutto se stesso.

Della stessa idea sembra essere il suo amico e compagno di studi Shannon Tindle.v-27

Personaggio geniale, character design di alcuni dei lungometraggi animati più interessanti (Coraline, I Croods) degli ultimi anni e serie TV geniali (Gli amici immaginari di casa Foster) ha cercato per anni di proporre sue idee. Ma se il bello dell’animazione è fare qualcosa di imprevedibile che stupisca sempre il brutto è scontrarsi contro il muro dei produttori che se ne escono con il famoso “Ma ci piacerebbe che facessi alcune modifiche” citato più volte da Gutierrez a cui si può solo reagire buttandosi giù da una finestra e correndo.

v-28
Coloro che hanno proposto all’artista di fare il corto

Infatti dopo una pessima esperienza con la Dreamworks, dove era andato felice per uscirsene qualche ora dopo disgustato da ciò che avrebbero voluto far diventare il suo film, un giorno venne a trovarlo a Portland una bellissima ragazza che gli propose di lavorare a un corto da realizzare per Google Spotlight. Un software nuovo in via di sperimentazione e sviluppo, ma in cambio gli garantiva la totale libertà nel fare la storia. Bastarono queste parole per convincerlo a lavorare per loro, non cambiò idea neanche quando dopo Jan Pinkava, un grande della Pixar (fino a quando non decisero di metterlo da parte) che stava contribuendo a sviluppare questa tecnologia con un suo corto, lo mise in guardia sulla difficoltà di lavorare con un software totalmente nuovo e instabile che avrebbe potuto farlo ammattire.

Così andò alla Google, un posto incredibile oltre ogni racconto dove si trovano le cose più assurde e dove incontrò la gente con cui avrebbe lavorato. Aveva solo una direttiva da dargli, dobbiamo fare qualcosa di fantastico e di stupido.

v-29
Ma…c’è un intruso!

L’idea era quella di un vecchio corto che aveva pensato da studente. Uno di quegli assurdi spettacoli “On Ice” ispirato a qualche film disturbato da un orso pattinatore. L’idea piacque subito e senza la minima obbiezione dei capi iniziarono a svilupparla. In una settimana avevano i primi animatic della storia, in tre i personaggi definitivi con tanto di statuette e allora iniziò la produzione. Una cosa che in qualsiasi altro studio si perde in discussioni con la produzione e si protrae per mesi.

v-30
“L’eroe” del corto.

Il Software con cui lavorano è studiato per consentire a chi vede il filmato su Smartphone, Tablet e altri dispositivi di seguire i vari personaggi muovendolo, girare nell’ambiente e guardare da ogni punto di vista (noto il corto “Duet” di Glen Kaene fatto per la stessa tecnologia) è fu davvero difficile realizzarlo perché effettivamente avevano problemi continui che scoraggiavano e gli hanno fatto pensare di mollare tutto, ma a quel punto il gruppo con cui lavorava era talmente convinto da riuscire a fargli cambiare idea e continuare trovando sempre nuove soluzioni e idee.

v-31
Prossimamente sui tutti gli schermi dei migliori Smartphone.

Mostra il corto “On Ice”in anteprima mondiale, posso assicurare che è davvero fantastico e stupido. Uno spettacolo sul ghiaccio ispirato a Star Wars con quest’orso che non si sa come mai sia lì ma è fantastico da vedere e manda a monte tutta la solennità del fatto mostrandone il ridicolo. Peccato che per poter seguire i vari personaggi usando a pieno le potenzialità del corto si dovrà aspettare il suo rilascio. Potrà essere un bel regalo di natale.

v-26
Una fantastica fila di fans che aspetta per un autografo di Jorge Gutierrez.