Grande attesa questa sera per la presentazione in anteprima europea del film d’animazione in 3D dedicato al mondo dei Peanuts creati dall’indimenticabile “Sparky“, ovvero Charles M. Schulz.
“From comic strip to feature film: The Peanuts Movie“ è il titolo della conferenza che il capo animatore di Blue Sky Studios (produttori del film), Scott Carroll, terrà sul palco della View Conference di Torino intorno alle 18,30 presso il Centro TorinoIncontra. Nell’attesa, si è prestato a un breve “botta-e-risposta” con i delegati della stampa, raccontando la sfida di affrontare la trasposizione di una striscia a fumetti diventata nel tempo ben più di un franchise di successo, seppur milionario, e assurta ormai a oggetto di autentica venerazione nei fans di tutto il mondo: – “Non vorremmo mai rovinare l’infanzia a qualcuno!” – scherza lui.
E non solo l’infanzia – aggiungeremmo noi!
Le “noccioline” di Schulz, infatti, sempre che lo siano mai state, non possono più essere considerate un’opera “per bambini” (termine comunque fuorviante) dato il gran numero di adulti che si riconoscono nelle sentenze lapidarie di Lucy, nelle geniali nevrosi di Linus e, soprattutto, nell’insicurezza cronica di Charlie Brown, vero baluardo di quella “normale” mediocrità che tutti in fondo possediamo e, pervicacemente, rigettiamo come parte oscena e degradante della propria personalità invece di provare a valorizzarla come salvavita contro lo stress e il logorio della competizione quotidiana…. se lo schizofrenico ed estroso bracchetto che occupa, oltre alla ribalta, il titolo italiano del film (“Snoopy & Friends“, in uscita il 5 novembre) comporta le difficoltà maggiori in fase di animazione – ammette Carroll – il preferito per profondità psicologica e resa emozionale resta l’indomito “bambino dalla testa rotonda”, in cui la maggior parte di noi finisce con l’identificarsi.
Carroll – il quale attualmente è al lavoro per Blue Sky su una nuova versione della favola di Munro Leaf “La storia del toro Ferdinando” (già portata sullo schermo da Walt Disney nel 1938), che forse sarà diretta da Carlos “Rio” Saldanha – sottolinea l’importanza di poter contare su un solido repertorio inconografico e letterario nel passaggio in animazione di un “classico”… oltre, ça va sans dire, alla possibilità, come nel caso dei Peanuts, cui hanno partecipato gli eredi di Schulz anche in fase di script, di ottenerne i diritti di riproduzione senza dover concedere in cambio troppe limitazioni sul piano creativo.
“Pressioni” che comunque ci sono state – non tanto per “edulcorare” un prodotto che scabroso lo è stato mai, “profondo” e sfaccettato certamente sì – ma semmai per l’intenzione, legittima dato che lo sforzo economico è stato ingente, di rendere il film accessibile e soprattutto “fruibile” da tutti… se l’obiettivo è stato centrato lo deciderà come sempre il botteghino, ma intanto stasera noi potremo goderci un ghiotto antipasto!
