
DALL’ELEGANZA DI PINTER ALLA GIOCOSITÀ DI JACOVITTI
FINO ALL’EROTISMO DI SERPIERI
Nuovo appuntamento autunnale con l’arte del fumetto e dell’illustrazione firmato Urania: la casa d’aste parmigiana, infatti, organizza per il prossimo 30 ottobre un’importante vendita all’incanto esclusivamente riservata alle tavole originali e alle illustrazioni del Novecento. L’evento stavolta si terrà a Lucca, in concomitanza con il “Lucca Comics”, e proporrà in una sessione unica lotti d’eccezione.
Per i collezionisti interessati anche a cedere in affidamento alcune delle proprie opere per l’asta, invece, ci sono ancora più di due settimane di tempo: il catalogo di ottobre chiuderà infatti il 15 settembre, proprio per dare la possibilità agli ultimi vacanzieri di inserire i loro pezzi in asta.
Tra le anticipazioni diffuse in questi giorni, sono da segnalare un interessante tecnica mista, datata 1973, di Roland Topor “Il pianeta selvaggio”, l’olio su tela di Carlo Jacono “I guerrieri dagli occhi azzurri” e la bellissima matita di Glenn Fabry, “Swamp Thing”, realizzata nel 1992.
Desteranno di certo attenzione i top lot che verranno proposti a ottobre con una rosa di nomi che comprende Crepax, Pinter, Jacovitti, Serpieri, Pratt e Cavallerin. Il celebre maestro milanese sarà presente con la sua sensualissima Valentina “immortalata” nel metrò nel 1975, bella e provocante quanto l’eroina Druuna di Serpieri del 2000. Bianco e nero totale per le “Leggende indiane” del 1962 di Hugo Pratt in contrasto con l’esplosione di colore e i personaggi fantastici di Jacovitti.
Magnifico poi Ferenc Pinter con le sue atmosfere bogartiane anni ’40 in “Maigret ha un dubbio” (1973) e il singolare Cavallerin che con “Dov’è Milou?” della serie de I polimeri strizza l’occhio alla pop-art con una vorticosa riproduzione del suo personaggio, quasi in un percorso centrifugo dal valore cinetico.
Agli amanti dell’illustrazione d’epoca, infine, non potrà restare inosservata la raffinata e spiritosa réclame del Bitter Campari, disegnata dall’abile mano di Sergio Tofano nel 1927.
Info: www.uraniaaste.com, info@uraniaaste.com oppure attraverso la pagina Facebook dedicata.
Roland Topor, “Il pianeta selvaggio” 1973
Tecnica mista su cartoncini sagomati applicati su cartoncino nero
Disegno di produzione realizzato da Topor per il film d’animazione “Il pianeta selvaggio” diretto da René Laloux nel 1973, insignito del premio speciale al 26° Festival di Cannes. Uno dei più grandi capolavori dell’animazione di tutti i tempi, una vera e propria opera d’arte dai contenuti forti e carichi di poesia, Il pianeta selvaggio è il frutto della collaborazione tra il regista francese Renè Laloux e il poliedrico artista Roland Topor che ha curato tutta la parte grafica del film, realizzando una sorta di incrocio tra il surrealismo di Salvador Dalì e l’immaginario esoterico e bizzarro di Hieronymus Bosch, il tutto caratterizzato da un’animazione rigida che ricorda i deliri “cartooneschi” realizzati da Terry Gilliam per i Montht Python.
Base d’asta 2.500
Sergio Tofano, “Bitter Campari” 1927
Matita e china su cartoncino
Illustrazione originale realizzata da Tofano per una delle sue celebri campagne pubblicitarie della Campari. Poliedrico e geniale, Tofano presto la sua brillante inventiva a diversi marchi italiani durante il primo dopoguerra tra cui Barilla, Zucca e Campari. Firmata e datata.
Base d’asta 450,00
Paolo Serpieri, “Druuna – Il pianeta dimenticato” 2000
Matita, china e acquerello su cartoncino
Tavola originale per “Druuna – Il Pianeta Dimenticato”, edita a pag. 60 da Alessandro Editore nel 2000. Settimo capitolo della saga che vede protagonista la sexy eroina Druuna, nata dal genio del maestro veneziano e osannata in tutto il mondo. Di grande rarità reperire sul mercato tavole a colori di Serpieri. Firmata.
Base d’asta 5.000
Hugo Pratt, “Leggende Indiane” 1962
Matita e china su cartoncino
Tavola originale per “Il Dio del vento”, racconto realizzata da Pratt per le sue “Leggende Indiane” edita per la prima volta su Gli Albi di Pecos Bill nel 1962. Il rispetto della natura, degli animali, dell’ambiente circostante si rispecchia nelle antiche fiabe degli indiani d’America le cui tracce di saggezza sono state riprese da Hugo Pratt e rielaborate con testi e immagini di rara bellezza.
Base 2.500
Ferenc Pinter, “Maigret ha un dubbio”
Tempera su cartone
Illustrazione originale realizzata da Pinter come rifacimento, con alcune varianti, della sua copertina per “Maigret ha un dubbio” del 1973. La presente opera è pubblicata sul volume “Pinter illustra Maigret” edito da Segni e Disegni nel 2007. Firmata.
Base d’asta 5.500
Carlo Jacono, “I guerrieri dagli occhi azzurri”
http://www.idstudio.it/lucedautore/art_2.swf
Olio su tela
Base d’asta 1.500
Glenn Fabry, “Swamp Thing” 1992
Matita e china su cartoncino
Firmata e datata.
Base d’asta 1.800
Guido Crepax, “Valentina nel metrò” 1975
Matita e china su cartone
Crepax fa compiere alla sua eroina uno straordinario viaggio tra reale e immaginario, attraverso le stazioni della metropolitana di Milano. La storia, del 1975, porterà Valentina a fare una serie di incontri surreali nella metropolitana, percorsa da San Babila a Primaticcio. Firmata.
Base d’asta 11.000
Sergio Cavallerin, “Polimeri – Dov’è Milou” 2007
Tecnica mista su tela
I Polimeri rappresentano per Cavallerin l’approdo artistico di un percorso complesso e variegato molto legato alla pop art. Con i Polimeri l’artista giunge all’elaborazione pittorica di uno dei quesiti esistenziali dell’uomo; il Dov’é presuppone la ricerca del senso che non può che essere interiore. Nell’idea semplice ed immediata, come sono tutte le idee geniali, Cavallerin racchiude un cosmo intero e ognuno dei dipinti apre uno squarcio sul nostro mondo.
I Dov’è sono tutti pervasi da un’affettuosa ironia, alcuni con temi sentimentali e dolci, altri con considerazione sul costume, con osservazioni sulla società, altri ancora con memoria storico-politica. Insomma un pensiero che si distende a tutto campo e si immerge nei problemi dell’uomo che sono del presente ed anche del passato, quindi del futuro. Queste opere sono un modo mirabile per rappresentare la realtà e al tempo stesso un modo efficacissimo per guardarsi dentro, per cercare il senso ultimo e profondo delle cose. Una ricerca duplice e complessa che in questo artista avviene in modo profondo eppure lieve, con colori e forme che rappresentano un inno alla vita e che esprimono una rinnovata fede nella bellezza della vita. Firmata e datata al retro.
Base d’asta 2.500