22 Giugno 2015 14:17

Remo Remotti se ne è andato: forse, stavolta non tornerà

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E’ morto oggi a Roma, all’età di 90 anni, il poeta, attore e umorista Remo Remottiuna delle ultime personalità eclettiche e picaresche del mondo dello spettacolo, lavorò con autori quali Coppola, Bellocchio, Verdone e Loy, ma i suoi ruoli più noti restano legati alle pellicole di Nanni Moretti (quelle incentrate sull’alter ego Michele Apicella), cui seppe regalare personaggi secondari ma ugualmente memorabili.

Dall’attempato “Siro Siri”, play-boy/Peter Pan che irrita e attrae al contempo il sociopatico professore di matematica interpretato dallo stesso Moretti in “Bianca”, passando per il memorabile “Sigmund Freud” affetto da insopprimibile complesso di Edipo che nell’onirico “Sogni d’oro” costituisce un vero e proprio “film nel film”:

… fino all’altrettanto riuscito (e spassoso) “guru” che affianca l’allenatore di pallanuoto Silvio Orlando in “Palombella Rossa”, esprimendosi soltanto con brevi cenni del capo che sembrano dire tutto e niente, come spesso avviene con i cosiddetti “santoni” a cui si affida la propria sicurezza d’animo.

Rappresentante di quella gloriosa categoria di caratteristi italiani per cui l’unica scuola di recitazione furono la vita e l’innata capacità di improvvisazione, e che partecipò alla stagione del grande cinema italiano (ma non solo) senza mai entrare a far parte davvero di quel mondo, anzi, staccandosene in gran fretta quando la sua ostentata (e presunta) “grandeur” diveniva troppo soffocante, come ben espresso dal “picaro” Remotti nella sua poesia/canzone/invettiva “Mamma Roma, addio!“: ad ascoltarla oggi, alla luce della squallida cronaca recente, mette quasi i brividi…

Buon viaggio, Remo, dovunque tu sia andato…