16 Giugno 2015 00:43

Il Festival di Annecy salpa insieme al profeta di Gibran @annecyfestival

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Il direttore artistico del Festival di Annecy, Marcel Jean, apre come di consueto le “danze”

Il Festival di Annecy edizione 2015 è partito ufficialmente oggi, con una giornata ricca di appuntamenti e, soprattutto, di visioni, che si è chiusa poco fa con l’attesa proiezione del lungometraggio “corale” “Khalil Gibran’s The Prophet“, frutto del lavoro congiunto di un manipolo internazionale di eccellenti animatori sotto la guida del regista Roger Allers (Il Re Leone) e dell’indomita produttrice Salma Hayek-Pinault, la quale per prima ha caparbiamente creduto e promosso questo non facile progetto.

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Assente per motivi di salute, l’attrice-produttrice ha inviato una nota in cui si è dichiarata “innamorata dell’animazione”, incantata dal potere di quest’arte di esprimere emozioni e concetti tramite immagini in cui viene letteralmente insufflata la vita, ed entusiasta di aver portato a termine un lavoro in cui, a partire dal cast, ogni elemento è stato un invito alla tolleranza, alla comprensione e alla collaborazione reciproca. Nel pieno rispetto, dunque, dello spirito di Gibran.

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Progetto che può ritenersi in larga parte riuscito, pur con qualche inevitabile lacuna e ingenuità sia nella trama che nella messa in scena, arrivando ad armonizzare stili assai diversi fra loro (memorabili i segmenti di Tomm Moore, Nina Paley e Mohammed Harib) e riuscendo a dar vita (letteralmente) alle immortali parole del sommo poeta libanese.

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Da menzionare anche la colonna sonora, che vanta artisti del calibro di Gabriel Yared, Lisa Hannigan, Yo-Yo Ma, Glen Hansard e Damien Rice.

Il film uscirà negli USA il 7 agosto e nelle sale francesi il 2 dicembre 2015.

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da destra: Marcel Jean, il co-produttore Clark Peterson, l’interprete della serata, il regista Roger Allers, due degli autori: Joan Gratz e Mohmmed Saeed Harib
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Mohammed Saeed Harib: suo il segmento animato sul Bene e sul Male, uno dei più riusciti ed emozionanti del film

Una risposta a “Il Festival di Annecy salpa insieme al profeta di Gibran @annecyfestival”

  1. In effetti si trattava di un’operazione alquanto complicata, e c’era qualche dubbio in particolare sulla riuscita del raccordo fra i vari episodi – dubbio peraltro che é presto svanito -. Forse non parlerei di capolavoro, ma il film é comunque piaciuto moltissimo, e alcune sue parti sono memorabili: Tomm Moore, si’, dico a te, non farci aspettare molto!!!

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