Bastano un paio di gambe, o di zampe, per diventare ‘portatori sani di cultura’: cari seguaci di Ballà, provate a fermarci tutti.
Per ogni libro bruciato, per ogni monumento abbattuto, per ogni segno di civiltà sfregiato e distrutto, noi siamo già in viaggio a decine, a centinaia, a migliaia per seminare nel mondo l’unico virus che può annientarvi, quello della lettura. Dai libri nasceranno dubbi, dal dubbio nascerà la paura, ma anche il coraggio e la spinta verso il cambiamento, dal desiderio di mutamento l’istanza a ribellarsi, dalla ribellione verrà il dolore, ma anche il desiderio di edificare, e di vivere.
La vita è Logos, i libri portano il Verbo, che non è immutabile ma fluido, mobile, e Dio (o chi per esso) ama viaggiare, e non essere rinchiuso nella testa di esseri senz’anima che si ritengono superiori a Lui al punto da osare parlare in Sua vece.
Dio (o chi per esso) è un pellegrino, e ama farsi dare un passaggio da chi porta con sé belle storie.
Voi non avete belle storie da raccontare, i vostri racconti Lo annoiano e Lo intristiscono.
Per questo Dio (o chi per esso) ama le biblioteche, e più di tutte ama quelle ‘mobili’.
E si mescola fra i bambini, e fra tutti coloro che leggono o ascoltano rapiti ciò che narrano i Tusitala, ovvero i ‘portatori di storie’.
Il vostro fuoco si esaurirà, i libri e le biblioteche mai, fino a quando l’Uomo sarà.
In marcia!