24 Marzo 2015 09:46

Roma, 24/3/1944: l’eccidio delle Fosse Ardeatine

Oggi a Roma si ricorda una delle pagine più tragiche dell’occupazione nazista in Italia: la fucilazione di 335 uomini come rappresaglia per un attentato partigiano, voluta dagli alti comandi tedeschi per ‘compensare’ i 33 soldati morti nella circostanza.

Uccidere, quando ci si nasconde dietro l’alibi della Guerra, e soprattutto si è imbottiti di ideologia e di alibi ‘superiori’, può diventare un’abitudine come un’altra, in fondo ‘si sta solo eseguendo degli ordini’, e dopotutto ‘il primo dovere di un soldato è obbedire’, giusto? A volte pare essere anche quello del ‘bravo cittadino’, o del ‘fedele patriota’.

Quante ‘fosse’ scavate in nome di questi ‘principi’, eh?

Tali ricorrenze, oltre a onorare le vittime, dovrebbero servire a farci chiedere se è davvero così che vorremmo essere, o se non sia meglio lavorare un po’ di più su noi stessi per non rivelarci, a seconda delle circostanze, nient’altro che dei ‘buoni soldatini’… a molla.

Sembra facile, ma non lo è.

354247773