21 Febbraio 2015 07:30

Scoop! La Guida del Fumetto arriva al Web! Ecco la presentazione di Alfredo Castelli

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21 febbraio 1965 – 21 febbraio 2015: oggi ricorrono i 50 anni di questo evento fondamentale per il Fumetto! – Locandina del Primo Salone Internazionale dei Comics a Bordighera

 Febbraio 1965. Negli ultimi giorni di quel freddo mese invernale, il semiologo Umberto Eco, il regista Alain Resnais, l’esperto di letteratura popolare Francis Lacassin, l’autore Rino Albertarelli, il critico cinematografico Claudio Bertieri, il teorico del fumetto Luis Gasca, il pedagogista Luigi Volpicelli, tutti leader nei loro rispettivi campi, si incontrarono nella cittadina ligure di Bordighera. Fin dal 1947 vi si svolgeva, in estate, il festival dell’umorismo, ma quell’appuntamento fuori ordinanza costituiva una prima assoluta. Era il primo “Salone Internazionale dei Comics” e tra gli ospiti c’erano Lee Falk, il creatore di Mandrake e dell’Uomo Mascherato, e Al Capp, l’inventore di Li’l Abner, il quale – come ebbe modo di scrivere in un articolo tra l’ironico e il commosso pubblicato da Life – in Italia scoprì con grande sorpresa di essere un “Immortal Myth”, un mito immortale, oggetto nel vecchio continente di tesi di laurea e studi – secondo lui – degni di cause decisamente migliori.

A quel primo, storico incontro di mezzo secolo fa io, ahimè, non c’ero: avevo 17 anni, ed era appena uscita una mia brevissima storia a fumetti non certo degna di essere ricordata, ma la prima che mi era stata regolarmente commissionata e compensata segnando così l’inizio di quella che sarebbe divenuta – ma allora non lo sapevo – la mia definitiva professione e schiudendomi comunque le porte di un mondo nuovo e affascinante, del quale volevo assolutamente fare parte.

A quel primo, storico incontro di mezzo secolo fa c’era invece il quindicenne Gianni Bono. Con mia grande invidia postuma, suo padre, che aveva sempre assecondato la sua passione per i fumetti, aveva deciso di portarlo a vedere dal vivo quelle strane creature che erano i fumettisti, o “fumettari” come si diceva un po’ sprezzantemente allora. E quei primi incontri a Bordighera, con chi i fumetti li faceva ma soprattutto con chi ne parlava, gli schiusero le porte di un mondo nuovo e affascinante di cui voleva assolutamente fare parte.

Com’era inevitabile, Gianni e io ci incontrammo pochi mesi dopo, così come nel giro di poco tempo facemmo la conoscenza con altri rappresentanti del gruppo che aveva dato inizio a tutto. Da allora, in cinquant’anni, tutti abbiamo percorso un lungo cammino comune, mettendo insieme le reciproche conoscenze e le reciproche esperienze.

Mezzo secolo è una data da celebrare, ed è Gianni a dare inizio ai festeggiamenti con un’opera messa insieme in oltre due decenni di lavoro e di impegno, che sono fiero di poter annunciare.

Vi avevamo promesso una sorpresa: ebbene, entro fine giugno la Guida al Fumetto Italiano, l’unico, ricchissimo catalogo ragionato della letteratura disegnata in Italia, prenderà la forma di un sito internet. Non solo sarà possibile consultare online quell’opera preziosa, ma sarà possibile condividere dati e informazioni sul nostro mezzo di comunicazione favorito, continuando l’opera di quel manipolo di coraggiosi che, a Bordighera, hanno dato inizio a tutto.

Alfredo Castelli

www.guidafumettoitaliano.com

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2 marzo 2015 – integrazione:

Caro Gianfranco,
qualche giorno fa ho inviato un breve pezzo sul primo salone dei comics di Bordighera. Mi sono accortto di aver dimenticato di citare, insieme a Luis Gasca, ClaudioBertieri e tutti gli altri, due persoaggi di identica importanza: Romano Calisi, che ho conosciuto e apprezzato di persona già nel lontano 1966,  e Rinaldi Traini, con cui ancora mi sento regolarmente. Il loro apporto è stato fondamentale per la continuità della manifestazione, che, com’è noto, nel 1966 si tè trasferita a Lucca.
Purtroppo il diavolo ci ha messo lo zampino e, forse a causa di un “copia-incolla” venuto male, i loro nomi siano “saltati”; io, colpevolmente, non mi sono preso la briga di controllare. Me ne scuso con Rinaldo, con la famiglia Calisi e con i lettori di afNews, e ti sarei grato se volessi pubblicare questa rettifica.
Grazie.
Alfredo Castelli

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