Gli autori di fumetti sono individualisti, egocentrici, pieni di sé e impossibili da auto sindacalizzarsi, incapaci di fare attivamente e concretamente gruppo, come buona parte degli artisti, degli scrittori, dei creativi et similia? Sembrerebbe, in effetti; quanto meno in Italia, verrebbe da dire, specie sulla base delle esperienze pregresse. Ma nella francofonia pare che le cose siano, almeno un poco, diverse. In questo video, per dire, ecco i fumettisti in lotta, per strada, insieme, con tanto di striscioni e cartelli. Per carità, è vero che lì ci sono sindacati di categoria e gli autori sono iscritti ai propri sindacati (nei quali lavorano di persona), il che (come si è visto anche per la realizzazione del libro a favore di Charlie Hebdo, coordinato dai sindacati rispettivamente degli editori e degli autori, e che, quindi, non ha avuto alcun problema o polemica, diversamente dal caso italiano) naturalmente aiuta a razionalizzare, a strutturare, a ragionare, a lavorare e agire insieme, come gruppo. Almeno un poco.
Ed ecco un articolo di Le Monde sulla marcia: click qui.