“Questa non è esattamente la storia dell’Isola che non c’è che conoscete” (Joe Wright)
Il regista di ‘Hanna‘ e ‘Anna Karenina’ si accinge a portare sugli schermi una nuova versione della storia di Peter Pan, ‘il bambino che non voleva crescere‘ nato dalla penna di J. M. Barrie.
La trama di ‘Pan‘, previsto in uscita nell’estate del 2015, dovrebbe infatti costituire una sorta di ‘genesi’ delle vicende narrate nelle precedenti trasposizioni del libro, e una delle differenze più rilevanti è nella presenza nel ruolo di principale ‘villain’ del pirata Barbanera (interpretato da Hugh Jackman) al posto dello ‘storico’ antagonista di Peter, ovvero James Hook, da noi meglio noto come lo sfortunato capitano Giacomo Uncino, vittima del terribile (rock)coccodrillo.
Quest’ultimo (Garrett Hedlund) sarà presente solo in veste di comprimario, anche se non è difficile sospettare che potrebbe nel finale raccogliere il testimone del collega al timone del veliero volante che, stando all’immagine sotto, ricorda proprio quello del film Disney … mah?
Barbanera, fedele alla sua fama di ‘Terrore dei 7 Mari’, secondo la trama vestirebbe in questo caso i panni di una sorta di ‘Uomo Nero’ che rapisce nottetempo i bambini orfani di guerra per portarli … provate a indovinare? Sì, parrebbe proprio su QUELLA certa isola che si raggiunge seguendo la seconda stella a destra e poi dritti fino al mattino … il resto si può solo intuire, ma pare che la trama ricalchi abbastanza fedelmente la storia di Barrie.
Con Levi Miller, giovanissimo e quasi al debutto nei panni del celebre ragazzo sperduto, e i già citati Jackman e Hedlund, nel cast da segnalare Rooney Mara (la ‘pellerossa’ Tiger Lily), Amanda Seyfried (Mary) e Leni Zieglmeier nelle vesti dell’immancabile Wendy Darling.
Tra breve sarà disponibile un primo trailer del film, che sarà prodotto da Greg Berlanti, distribuito da Warner Bros ed è previsto in uscita per il 16 luglio 2015. Potete seguire le News dal blog mentre qui potete visitare la pagina Facebook ufficiale italiana.
Sapete una cosa? Quello di Peter Pan è un altro caso, come già Mary Poppins, in cui la pur pregevole trasposizione animata ad opera di Walt Disney è riuscita a eclissare completamente dall’immaginario collettivo il personaggio letterario originale: quello che viene periodicamente riproposto al cinema con il suo codazzo di fatine e compagnucci sperduti e isole-che-non-ci-sono-ma-in-fondo-non-è-difficile-trovare è sempre e solo il Peter Pan di ‘Peter e Wendy’, mai quello inquietante e tragico del primo romanzo, capolavoro assoluto che molto più del suo seguito riesce a descrivere il destino al contempo meraviglioso e dannato di questo infante fuggito dalle strette maglie del tempo e incapace poi di tornare indietro.
“… Peter Pan che si diceva vivesse con le fate. Si raccontavano strane storie sul suo conto, ad esempio che quando un bambino moriva Peter lo accompagnava per un tratto di strada perché non avesse paura.” (J. M. Barrie)
Tutti i bambini crescono, eccetto uno.
Un dono. Una condanna?
O entrambe?
