
Cari amici vicini e lontani, come forse alcuni di voi avranno già avuto modo di constatare, da quest’anno i traduttori, così come gli scrittori e altre categorie autoriali, non possono più accreditarsi come visitatori professionali, con diritto all’ingresso gratuito, presso la Fiera di Roma Più LIbri Più Liberi (4-8 dicembre 2014 www.piulibripiuliberi.it).
A quanto pare, l’organizzazione della fiera ora riconosce come
professionisti dell’editoria solo le seguenti categorie:
editori non espositori
librai
bibliotecari
promotori e distributori librari
insegnanti
E tanti saluti a chi i libri li scrive, li traduce, li illustra.
Che la congiuntura economica imponga dei tagli alle spese è
comprensibile, ma sarebbe bastato consentire a **tutti** i visitatori
professionali un ingresso a prezzo ridotto, anziché gratuito, come
d’altronde avviene in altre manifestazioni editoriali.
In questo modo, invece, si disconoscono gli autori come **lavoratori
professionali**dell’editoria.
La cosa appare ancora più umiliante se si considera che per entrare in fiera con ingresso ridotto basta presentarsi al botteghino con un
biglietto dell’autobus timbrato in giornata.
Non valiamo, dunque, neanche 1,50 euro di biglietto ATAC?
In passato, come iscritti a Biblit, abbiamo protestato per meno.
Invito tutti quanti — giovani e vecchi, esordienti e professionisti —
a inviare all’indirizzo
professionali@piulibripiuliberi.it
mettendo in copia l’ente promotore aie@aie.it
il modello di lettera di protesta qui sotto riportato.
Se volete modificare qualcosa nella lettera, modificatelo, purché il
succo resti quello. L’importante è subissare la fiera di mail di
protesta.
Basta un minuto del vostro tempo.
Ce la facciamo?
Chi partecipa all’iniziativa mi avvisi in privato all’indirizzo
moderatore@biblit.it così ho un’idea delle adesioni.
Il testo della lettera è disponibile anche nella homepage di Biblit
(www.biblit.it).
Diffondete il più possibile l’iniziativa attraverso i vostri canali e
social network, invitando i colleghi a protestare.
Grazie di nuovo, buona domenica
Marina Rullo
Spett. Più Libri Più Liberi,
vi scrivo a proposito della procedura per l’accredito dei visitatori
professionali alla Fiera nazionale della piccola e media editoria di
Roma.
Purtroppo, ho constatato che quest’anno è impossibile accreditarsi
come traduttore [traduttrice], in quanto tale categoria professionale
non figura più tra quelle aventi diritto all’accredito
Il fatto che a essere stati esclusi dall’elenco dei visitatori
professionali siano solo gli autori — proprio chi i libri li scrive,
li traduce, li illustra — è una grave mancanza di considerazione nei
confronti della professionalità di questi lavoratori dell’editoria.
Come membro del network Biblit (www.biblit.it), che riunisce centinaia di traduttori letterari italiani e stranieri e che sin dalla prima edizione della fiera è stato presente a Più Libri Più Liberi per
offrire un punto di riferimento ai traduttori, vi chiedo di reinserire
a pieno titolo la categoria dei traduttori letterari tra quelle dei
visitatori professionali.
Sperando di poter partecipare come traduttore [traduttrice] anche a questa edizione della Fiera, vi ringrazio dell’attenzione.
(firma)
