10 Novembre 2014 10:43

Se l’assessore non digerisce le uova

La famiglia è una sola, quella naturale composta da una mamma e da un papà. Questa è la posizione chiara e netta di Regione Lombardia. Non posso che prendere le distanze da spettacoli che, sotto mentite spoglie[?!], fanno passare un certo tipo di mentalità nelle menti dei più piccoli“. É questa la decisa presa di posizione dell’assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia, Cristina Cappellini, in merito alla polemica di questi giorni sul presunto sostegno [non sia mai!, n.d.G.] anche di Regione Lombardia a ‘Illecite-visioni’, festival di teatro omosessuale che si svolge a Milano.

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Ribadisco in modo netto la mia contrarietà a iniziative che strumentalizzano[sic!] i più piccoli e faccio appello ai genitori perché valutino bene la presenza dei loro figli a spettacoli che mirano a imporre un modello di società alternativo a quello tradizionale[?!?!]”.

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Voglio inoltre precisare che Regione Lombardia non ha dato contributi economici a questa o simili iniziative [che si sappia!, n.d.G.]. Il patrocinio gratuito della Regione non è stato dato al Festival, ma all’intera stagione del Teatro Filodrammatici. Voglio anche precisare che nella richiesta presentata dai promotori non veniva specificato che ci sarebbero stati spettacoli in cui venivano coinvolti bambini e adolescenti sul tema dell’omosessualità … La mia assenza alla conferenza stampa di presentazione del Festival ha evidenziato la nostra posizione in merito al contrario del Comune di Milano che ha invece sostenuto economicamente i Filodrammatici aderendo con convinzione all’iniziativa“.

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