15 Luglio 2014 16:05

Vittorie della civiltà: una fatwa anche per i fumetti

In un ‘decreto religioso’ caricato sui siti web sauditi le autorità religiose islamiche avevano già bollato come ‘blasfema’ la serie a fumetti ‘The Ninety-Nine’ (The 99), pubblicata da Teshkeel Comics, dato che in essa verrebbero ‘profanati’, nominandoli, i 99 attributi di Allah secondo il Libro Sacro del Corano; ora, a quanto pare, il gruppo jihadista iracheno ISIL, tanto per non essere da meno, ha deciso (via twitter, perché questi vivono mica nel Medioevo, come potrebbe sembrare) di bandire una taglia sulla testa dell’autore, Dr. Naif Al-Mutawa, il quale si permette tuttora di scorrazzare impunito mentre ‘si prende gioco dei nomi di Allah’: l’iniziativa, ça va sans dire, ha subito riscosso grandi consensi presso il tollerante elettorato di Al-Quaeda.

Per i dettagli vi rimando a questo post su Comicsblog.

the-997  

Mutawa, per nulla intimorito, ha ribattuto che prima di pubblicare il fumetto si era consultato a fondo con i referenti di una scuola coranica i quali gli avevano assicurato non esserci il minimo elemento offensivo in essa … ma, si sa, chi non tiene imbracciato tutto il giorno un fucile o non sa maneggiare un coltello affilato è incapace di cogliere appieno la Parola di Dio! Del resto, ‘The 99’ ha incontrato anche il malumore dei Cristiani Conservatori d’America, che in quanto a ottuso oscurantismo non sono secondi a nessuno, e ci tengono a ribadirlo in ogni occasione.

daniel_hertzberg_the_99

Di fronte ai latrati idrofobi di queste prestigiose eminenze grigie (ovviamente non nel senso della materia cerebrale posseduta quanto per l’avvilente noia e insipienza che emana da ogni loro fibra) Mutawa ha risposto nell’unico modo in cui una persona dotata di intelligenza (e buon gusto) poteva fare: – “Non credo né in ISIL né in  Quaeda … non mi importa nulla di loro.” –  Senza contare che a favore dell’Islam, e della popolarità del bistrattato Dio, ha fatto più  il suo fumetto in dieci anni che tutte le sparate (metaforiche e, purtroppo, tragicamente reali) cui la masnada integralista ci ha abituati nell’ultimo secolo. E, a scanso di equivoci, tale definizione è riferita non solo ai bruciabaracche musulmani ma anche, e soprattutto, a quelli di casa nostra, e a tutti coloro che, con la scusa perenne delle loro fedi o ideologie distorte, si permettono ancora di trattarci come sudditi decerebrati cui impedire di pensare ed agire secondo la propria coscienza.

Ma dateve 'na calmata, tutti quanti ...
Ma dateve ‘na calmata, tutti quanti …

L’intenzione di Mutawa, tramite il suo fumetto (divenuto anche un popolare cartone animato) era quella di ‘strappare l’Islam ai militanti e ai jihadisti’ … perché non prenderlo a esempio?

The 99 cartoon
The 99 cartoon

 

 

 

12 risposte a “Vittorie della civiltà: una fatwa anche per i fumetti”

  1. Ma “starnazzi uterini” nel senso…?
    Nel senso “starnazzi” come le oche e “uterini” come le donne?
    Complimenti all’autore per il fine linguaggio, per nulla maschilista.

    1. Ahahaha!!! L’ho lasciato apposta per vedere dopo quanto tempo qualcuno sarebbe accorso a contestarmelo … detto, fatto!
      Complimenti a te per il commento, per nulla qualunquista e retorico.
      Mi piacciono sempre questi interventi che ti rinfacciano una parola, una virgola che manca, un refuso o un’intenzione, ma sui contenuti mai una parola. Ecco, ho levato il termine incriminato, e chiedo pure perdono a tutte le donne che si possono essere sentite offese da esso.
      Grazie, o prode Orlando, ora puoi risalire a cavallo e cercare qualche altra battaglia di principio, o donzella da salvare, da bravo paladino di Francia.
      Poi, se hai tempo, puoi sempre leggere qualcuno dei miei post e constatare quanto sono maschilista.
      Grazie ancora, neh?

      1. Orlando ha fatto bene a fartelo notare. Io l’avevo visto e l’ho lasciato apposta (anche se ero tentato di correggertelo in “gorgoglii interinali”, ma poi ho pensato che era meglio se qualcuno diverso da me te lo faceva notare). In effetti mi suonava strano, visto che di solito ti esprimi in modo diverso, ma sai… non si sa mai quando e come l’approssimativo cervello umano fa cilecca. ;-)
        La reprimenda è utile per fare il punto periodico sul linguaggio che usiamo (senza nemmeno pensarci su), nonché per la prossima volta.

        p.s.: da come gli hai risposto, mi sa che non conosci Orlando, è possibile?

        1. In effetti no, ma potrei dire lo stesso di lui che nel suo commento non mi pare sia stato particolarmente amichevole. Avevo lasciato volutamente la frase ‘incriminata’ perché mi pareva che rivolta alla categoria integralista risultasse più offensiva (dal loro punto di vista), e sinceramente ero anche curioso di vedere se avrebbe scandalizzato qualcuno. Evidentemente ho sbagliato, e come sempre me ne scuso. Ma il signor Orlando poteva usare un tono diverso, invece di ‘complimentarsi’ e tacciarmi di maschilismo, per cui il senso generale della mia prima risposta non cambia. D’ora in poi starò ancora più attento a ciò che scrivo, promesso, ma nel caso in questione mi permetto di considerare la ‘reprimenda’ un tantino superflua e a suo modo iniqua; ad ogni modo, ho corretto il mio ‘errore’ e per me la cosa finisce qui. Alla prossima.

          1. Povero Gatto… A parte che è verissimo che sbagliando si può imparare (non è automatico), non è detto che sia finita qui. Forse per gli starnazzi, chissà, ma sei sicuro che nel tuo lungo testo non ci sia altro che potrebbe ferire altrui sensibilità?… E, nel caso, avresti lasciato apposta anche quello?… Mi sa che ti tocca passare sotto le lente ogni singolo passaggio… Dura la vita dell’editorialista! ;-)

          2. Ad ogni buon conto, giacché le norme di comportamento di afNews (che valgono per tutti, lettori, scrittori e semplici passanti) sono piuttosto precise (https://www.afnews.info/wordpress/help/norme-di-comportamento-su-afnews/) e richiedono che i commenti (che non sono un Forum) diano un contributo positivo (oltre a evitare accuratamente un certo tipo di linguaggio), ecco un contributo positivo: il linguaggio non è intoccabile solo perché arriva dal passato. Se abbiamo notato qualcosa di “sbagliato” è bene cambiare. Una volta si diceva “italiano di merda!” (non riferito alla lingua, ma alle persone). Oggi sappiamo che una simile uscita può ferire e causare ritorsioni e accentuare la catena dell’odio ecc. ecc. ecc., per cui lo evitiamo, anche se era una tradizione diffusa in molti paesi del mondo. Quella di oggi (posto che, come si diceva, non ce ne siano altre in arrivo) è una lezione da prendere per farne tesoro, convintamente. Cioè cercando di capire cosa c’è veramente di sbagliato in quel tipo di linguaggio, e perché suona male anche quando la contestualizzi addosso a dei “cattivi” (veri o presunti che siano). Ok? Ci si può provare? :-)

            p.s.: quanto agli eventuali errori di approccio del signor Furioso, non sono di nostra competenza, anche se ci fossero: noi siamo qui, adesso, a correggere i nostri.

  2. Eseguito, almeno credo. Ho corretto gli errori di mia competenza. E, certo, proverò più di prima a non usare un linguaggio inappropriato o potenzialmente offensivo, nemmeno con intenti ironici.
    Altro non può fare, un povero Gatto:)

  3. Non conoscevo per niente questo fumetto e visto che sembra essere del genere “supergente” non me ne sarei mai curato. Ma dopo questa notizia un’occhiata gliela darei volentieri.
    Si trova in Italia?
    Comunque è bello sapere che temi come la religione nei fumetti riscuota sempre la stessa simpatica accoglienza presso il pubblico di ogni parte del mondo qualsiasi sia la cultura.

      1. I ’99’ + Justice League … due mondi e due concezioni della Giustizia e del Bene a confronto.
        Di solito, nei fumetti tende a prevalere il Buon Senso e il perseguimento del Bene Comune … sarebbe bello che quest’incontro di supereroi influenzasse almeno un poco la realtà.
        Staremo a vedere.
        Per Aladar: certi argomenti ‘sensibili’ riscuotono consensi e opposizione in ogni dove, ma in alcuni Paesi esistono gruppi di opinione che dispongono di maggiori mezzi e canali per imporre la propria concezione del mondo.
        Non credo che ‘I 99’ sia mai stato pubblicato in Italia, ma non vorrei sbagliarmi e ringrazio chiunque ne sapesse di più in proposito … credo che sia uscito in Medio Oriente, USA, India e Indonesia ma sul web suppongo si possa trovare, magari in inglese.

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