‘Big Eyes‘, il nuovo lungometraggio in arrivo da Tim Burton, sarà incentrato sul rapporto fra Walter Keane, artista noto fra gli anni ’50 e ’60 per dipinti kitsch raffiguranti bambini abbandonati dai grandi occhi pieni di lagrime, e la sua ormai ex moglie Margaret. Il film dovrebbe narrare la storia del loro difficile divorzio durante il quale lei accusò il marito di aver rubato i suoi quadri spacciandoli come propri.
Walter Kean fu un pioniere della produzione artistica di massa, sfornando quantità di opere monotematiche vendute a prezzi molto bassi anche nelle stazioni di servizio e nei negozi di chincaglierie. Fin qui, tutto bene. Ma Keane pretendeva di essere un artista, mentre questo ruolo spettava in realtà alla moglie Margaret, troppo timida per sostenere l’impatto con la ribalta rispetto allo scafato consorte. Lei dipingeva, e il marito firmava i quadri per poi piazzarli sul mercato, a suo nome.
Quando, logorato da tale menzogna, il sodalizio fra i due si ruppe, Margaret tentò di farsi riconoscere la maternità delle opere suscitando la feroce reazione di Walter, che la accusò di essere pazza, e la questione finì in tribunale. La causa legale costituì un clamoroso spettacolo mediatico, e alla fine entrambi vennero chiamati a dimostrare le proprie capacità pittoriche: Keane si sottrasse alla prova lamentando una ferita alla spalla, mentre per Margaret fu semplice riprodurre ancora una volta gli inconfondibili ‘Big Eyes’.
La sceneggiatura del film è di Alexander e Larry Karaszewski, già al lavoro con Burton per il bellissimo ‘Ed Wood’. In principio sebrava dovesse toccare a loro anche la regia, con Burton alla produzione e Reese Witherspoon e Ryan Reynolds come protagonisti principali; con Tim al timone, invece, saranno Amy Adams e Christoph Waltz a interpretare Mr. e Mrs. Kean.
Sarà anche il primo film di Burton dai tempi di ‘Edward Mani di forbice’ a non vedere al montaggio Chris Lebenzon, essendo questi impegnato nel lancio di ‘Maleficent’ per la Disney.
Il film è previsto nei cinema per la fine del 2014, distribuito da The Weinstein Company.
Bè, che dire: in attesa dell’uscita in Italia … occhi aperti! (scusatemi, davvero).
Avevo sempre sospettato che dietro quei quadri inquietanti e kitsch ( e per questo terribilmente attuali, che odio)ci fosse una storia sordida.
Così dopo Ed Wood questo.
Certo che Burton si trova delle storie su gente che non sai mai se è geniale o degradata.
Ed Wood era un bellissimo film, uno dei migliori e fra i più equilibrati di Burton, con un eccellente Johnni Depp, oltre che un atto d’amore verso il cinema horror-fantasy di serie C, quello dei grandi artigiani sul cui modello lui stesso si era formato … questo temo che sarà in linea con lo strame mieloso e finto-grottesco degli ultimi film, a meno che finalmente non recuperi almeno un po’ del vecchio ‘Tim Touch’!
Speriamo. Mi manca il Tim Burton primi anni novanta.
Anche a me!