Se ci sono autori che ritengono i propri personaggi totalmente impossibilitati a sopravvivere senza di loro, altri, invece, hanno creato serie che possono dar da mangiare, oltre che soddisfazioni, a tanti nuovi autori. Jacques Martin (ex autore di bottega dello studio Hergé con Tintin e creatore di serie come Alix, Guy Lefranc, Jhen ecc.), per dire, ha avviato parecchi autori tramite le sue serie, ben prima di morire nel 2010. Quando lo incontrai, nel lontano 1995, aveva già cominciato a circondarsi di collaboratori cui riconosceva pubblicamente il lavoro anche sugli albi (a differenza di quanto aveva subito egli stesso, negli anni in cui era normale che i titolari delle serie pubblicassero albi col solo proprio nome) e che poi hanno piano piano preso del tutto il suo posto, e non solo perché Martin stava man mano perdendo la vista. Avesse ragionato come altri, avrebbe fatto chiudere le serie, quando non fosse stato più in grado di occuparsene completamente da solo. Invece i suoi “eredi artistici” hanno potuto continuare a sviluppare le sue creature, farle vivere e crescere, esplorando anche i nuovi supporti di lettura.
