11 Ottobre 2013 13:21

L’Anonima Fumetti in Giappone

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L’ANONIMA FUMETTI IN GIAPPONE

Intervista a Rovero Pierpaolo di ritorno dal Giappone in missione per conto dell’Anonima Fumetti

Eccoti di ritorno da una nuova missione per l’Anonima Fumetti all’estero. Vuoi spiegare ai nostri lettori perchè il Giappone?

Dopo l’Eritrea, il Camerun, la Patagonia, missioni nate con lo scopo di diffondere la cultura del fumetto dove ancora non era arrivata, qui l’obiettivo assegnatomi era di studiare una realtà dove il fumetto è già molto radicato e allo stesso tempo in continua trasformazione.

Le mie fonti mi riferiscono che sei partito da Kyoto…

Le tue fonti non sono molto precise: in realtà sono atterrato a Tokyo. Qui ho ricevuto il primo messaggio de La Talpa che mi ha messo in contatto con Jessica Sugimoto, ricercatrice postdoc della Kyoto Seika International University of Manga. Così mi sono recato immediatamente a Kyoto.

Dove vi siete incontrati?

Abbiamo scelto un posto dove potessimo confonderci tra i nostri simili: il Manga Museum.

af-NihonIl museo ospita una collezione di circa 300.000 volumi ed è disposto su tre piani. Oltre alle sale che illustrano lo sviluppo storico del manga ed innumerevoli libri in consultazione, vi sono i calchi in gesso della mano destra dei principali disegnatori di fumetti. Tra cui quella di Moebius, loro ospite nel 2009. Jessica mi ha accompagnato nel caveau segreto del museo chiuso al pubblico: il centro ricerche sui manga dove con la Facoltà universitaria intraprendono studi approfonditi su questo linguaggio.

Sei riuscito a carpire delle informazioni riservate?

Sono entrato in possesso di alcuni fascicoli che purtroppo mi sono risultati criptici in quanto redatti in giapponese. Ho avuto bisogno immediato di un traduttore (n.d.r: La Talpa aveva già i files).

Proprio in tema di traduttori sei venuto in contatto con uno dei più celebri orientalisti esperto di lingua e letteratura giapponese, il professor Giorgio Amitrano. Puoi svelarci i retroscena dell’incontro?

La TalpaHa avuto luogo in un giorno di pioggia presso l’istituto di cultura italiana a Tokyo di cui il Professore è direttore. Abbiamo parlato dei progetti dell’Anonima Fumetti in Giappone che non posso rivelare nella presente intervista in quanto materiale top secret.

Allora parliamo di Tokyo. Quali sono le tue impressioni a freddo di questa metropoli, regina della cultura pop mondiale?

Mi aspettavo di trovare in metropolitana molti più lettori di manga, invece ho potuto constatare che gli smartphone hanno ormai quasi completamente sostituito i fumetti cartacei. Ho ritrovato però la cultura degli “otaku” (fanatici di manga ed anime) ad Akihabara, il quartiere delle ultime tendenze. Ragazzi, impiegati in giacca e cravatta e pensionati divorano i loro manga preferiti leggendo in piedi in interi piani di grattacieli adibiti a store.

L’Anonima Fumetti ci ha segnalato che hai portato a termine la tua missione incontrando alcuni fra i principali autori europei ormai residenti in loco. Ci puoi dare i dettagli?

Il contatto è stato attivato da Frédéric Toutlemonde, editore della rivista Euromanga, la prima grande realtà editoriale che pubblica in Giappone fumetti di autori europei.

Frédéric organizza anche un festival: l’ultimo ospite è stato Guarnido, il disegnatore di Black Sad.

Assieme ad autori francesi e giapponesi ci siamo ritrovati a cena in un caratteristico locale nel quartiere di Shibuya. Con noi si è trattenuta anche Sachie Fujita, editor di Ultra Jump, una delle più importanti case editrici di manga del Sol Levante.

Le tue impressioni finali?

In Giappone tutto parla con la lingua del fumetto; a partire dai cartelloni pubblicitari, alle copertine dei romanzi, ai characters che imperversano ovunque, anche nei contesti più istituzionali.

Nuove missioni attendono l’Anonima in questo magnifico Paese. Impossibile non pensare al Giappone quando si parla di fumetto, comics, bd o, in altri termini, manga.

Ci pensiamo, ci pensiamo e presto i nostri lettori ne vedranno delle belle!

[Intervista di Nico Vassallo a Pierpaolo Rovero, membro del Consiglio Direttivo dell’Anonima Fumetti]

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