14 Settembre 2013 05:24

Intervista a Mirka Andolfo

SP cvrCome i lettori di afNews sanno bene, la nostra redazione adora i classici ed i grandi autori del fumetto ma è anche molto attenta e curiosa dell’impegno di giovani emergenti. Sono loro che hanno nelle loro mani il futuro di questa magnifica arte. L’altro giorno (fra la montagna di proposte che ci arrivano ogni settimana) mi è capitata fra le mani una pubblicazione che ho subito “divorato”. Si tratta di Sacro/Profano realizzata con tecnica, cuore ed ironia da una giovane autrice napoletana, Mirka Andolfo.

E’nota ai più per le colorazioni delle copertine e storie di Topolino e Geronimo Stilton, ma di recente ha esordito come autrice unica con una serie divertente e piccante, di cui abbiamo già parlato, su afNews (click qui).

Vedendo che il primo albo di Sacro/Profano, che sarà presentato in anteprima alla prossima Lucca Comics & Games, è disponibile in prevendita su Amazon (click qui), ho chiesto alla Talpa (che ha sempre tutto di tutti) il numero di telefono e le ho telefonato.

Ciao Mirka. Parliamo, ovviamente di “Sacro/Profano”: chi è abituato a vederti all’opera su “Topolino” rimane un po’ stupito nel vedere un fumetto del genere… Com’è nato? Quanto c’è di te, in questa serie?

Sacro/Profano è nato poco più di un anno fa, per puro svago. Ricordo che tutto è partito da un disegno che avevo realizzato dei protagonisti, un disegno davvero “random”, fatto per riposare la mente e la mano da una serie di scadenze micidiali) e da lì ho iniziato a pensare a quello che poteva diventare nel futuro.

Ammetto che il concept è semplice, forse banale: in un mondo molto simile al nostro, angeli e diavoli convivono pacificamente. Angelina e Damiano sono, rispettivamente, un’angioletta e un diavolo, che stanno insieme. Ho iniziato a disegnare una tavola quasi come sfida. E poi ci ho preso gusto… C’è molto di me nella serie: non perché mi basi su scene che ho veramente vissuto, ma perché quei personaggi non li considero degli amici, di più. Sacro/Profano racchiude tutto quello che mi piace (a livello grafico, di personaggi, di storia…), e quindi mi diverto sempre molto a farlo. Ciò non toglie che sia estremamente impegnativo, sia da ideare che da realizzare!

1E poi hai deciso di pubblicarlo, gratis, online…

Esatto: a novembre dello scorso anno, ho deciso di aprire una pagina Facebook (click qui), per condividere le mie “pazziate” con gli altri. In meno di un anno, la pagina ha superato i 17.000 fan, e ho attirato l’attenzione di editori, in Francia e in Italia. In effetti, i Dentiblù hanno creduto subito nel progetto, e l’hanno “opzionato” dopo aver visto pochissime tavole. Dopodiché, Angelina e Damiano hanno esordito anche in Francia, sulle pagine di Lanfeust Mag, la splendida rivista edita da Soleil.

Conosco quella prestigiosa rivista ma in che consiste il substrato culturale da cui parti? Per esempio, quali sono state le letture che ti hanno influenzata nel creare il mondo di Sacro/Profano?

Premetto che non è facile identificare tutte le influenze che “convergono” nei miei lavori… Sono una vera e propria “spugna”, leggo (e osservo) un sacco di fumetti e adoro osservare i lavori di illustratori, pittori, grafici, ecc.

Detto questo, penso che dobbiamo fare un distinguo: tra ciò che mi influenza graficamente e ciò che mi ha influenzata nell’ideazione della serie. A livello grafico, io sono “nata” studiando i lavori di Alessandro Barbucci e Barbara Canepa, che hanno, per certi versi, rivoluzionato il fumetto europeo. Secondo me, c’è un grande punto di rottura, che divide quel che è stato “prima” e quel che è venuto “dopo” Sky Doll. A loro vanno aggiunti una serie di autori americani (su tutti, Joe Madureira) e orientali che ammiro molto e che, nel tempo, ho “somatizzato” e rielaborato in quello che è diventato il mio stile.

A livello di ideazione, poi, è forse ancora più difficile trovare con precisione dei titoli/autori di riferimento. Mi sono rifatta molto alle serie “gag” francesi (Les p’tits diables, tanto per fare un titolo). Tra tutti, l’autore che forse mi influenza di più è Arthur De Pins, con le sue avventure a metà tra il divertente e il sensuale de Il chiodo fisso (in quel caso, poi, andiamo proprio sulla sessualità esplicita ma io mi fermo prima).

Quello che cerco di fare, in definitiva, è cercare di far immedesimare il lettore nei personaggi…

Effettivamente, un elemento che colpisce in Sacro/Profano è l’eccezionalità perfettamente calata nel quotidiano.

È proprio quello che cercavo: alla fin fine, Angelina è un angelo, Damiano un diavolo, ma sono… come noi. Vivono gli stessi problemi che viviamo noi, hanno le stesse esigenze (Damiano insegna!), le stesse meschinità e anche virtù.

Quando li ho “scritti” la prima volta, avevo ben chiaro che potevano benissimo trovarsi in coda alle poste, piuttosto che al ristorante per festeggiare un anniversario o a un concerto.

tavolaAbbiamo iniziato parlando del libro. Hai voglia di raccontare ai lettori di afNews qualche dettaglio in più?

Il primo (e non ultimo!) albo di Sacro/Profano sarà disponibile dal 5 dicembre in libreria e fumetteria. Lo si potrà anche trovare in anteprima speciale, con un mesetto di anticipo, alla prossima Lucca Comics, presso lo stand delle Edizioni Dentiblù, nel padiglione Napoleone. Con l’editore stiamo studiando un sacco di sorprese per i lettori di S/P, che tanto mi hanno sostenuta fin’ora… Alcune le sveleremo nei prossimi giorni, sulla pagina Facebook, ma nel frattempo posso dire che, grazie all’aiuto di alcuni amici, tra cui gli animatori Andrea Dotta, che i lettori di afNews conoscono per La Città nascosta e Alvise Zennat I nomi degli altri non li posso ancora fare!), stiamo anche preparando un bel booktrailer animato!

Il primo? Quindi ci saranno altri albi di Sacro/Profano?

A oggi, avrei in mente di realizzare tre albi di S/P. Non ne vorrei fare uno di più: non amo le “storie infinite” e penso che quando uno esaurisce ciò che ha da dire, pur con tutto l’affetto per i propri personaggi, debba cambiare… Il mio sogno sarebbe dare una giusta (e per “giusta” intendo qualitativamente adeguata) conclusione a qualcosa in cui ho creduto e credo molto, senza cercare di allungare il brodo. Ogni volume di S/P avrà un “fil rouge”, una “trama orizzontale” che differenzierà di molto i tre volumi l’un dall’altro. Quindi, le situazioni che vediamo in questo primo volume (che raccoglie, oltre a storie autoconclusive inedite, tutte le tavole viste sul web, rivisitate apposta per la stampa, storie scritte da altri sceneggiatori e un paio di storie più lunghe rispetto allo standard della tavola autoconclusiva) prenderanno una piega diversa. Ci saranno personaggi nuovi, situazioni che chi legge adesso S/P non immagina. Ma, ovviamente, non voglio rivelare nulla anche perché molto è ancora in fase di progettazione ed alcuni aspetti saranno legati alle reazioni del pubblico: mi piace avere un rapporto diretto con i lettori!

Ciao Mirka e buona fortuna! La meriti tutta.
[Intervista di Nico Vassallo]

2 risposte a “Intervista a Mirka Andolfo”

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