14 Luglio 2013 05:25

L’Isola del Tesoro a fumetti, un evergreen

immagine 1Certo che ci vuole un coraggio da leoni per proporre oggi un fumetto sull’Isola del Tesoro. Fiumi d’inchiostro sono stati già versati (compreso il magico pennello di Hugo Pratt), 50 versioni cinematografiche (ad iniziare dal “muto” del 1920) sono state realizzate, Orson Wells lo adattò per la radio nel 1938, gli adattamenti televisivi (famosi quelli della BBC) non si contano, così come quelli per il teatro. Anche i giapponesi ne hanno fatto un’anime con Osamu Dezaki, nel 1978.

Insomma, il romanzo di Stevenson (che lo scrisse col contributo dei suoi familiari) può essere considerato uno dei romanzi che più hanno inciso nell’immaginario collettivo di innumerevoli generazioni.
Ma i due autori, entrambi di Grosseto (sceneggiatura di Pace; disegni di Rispoli), hanno ben affrontato il compito immane.
Il disegno in bianco e nero, impreziosito da una china efficace, dinamica, propone soluzioni originali, raccontando gli eventi senza mai perdere di ritmo, di mordente. Nella sceneggiatura si ritrovano intatti tutti gli elementi che hanno contribuito a “colpire” i lettori di tutto il mondo, fin dal 1883:
Il tema dell’Isola, luogo segreto del proprio Io;
Il tema del tesoro nascosto, tra l’altro provato storicamente, dato che i pirati dovevano nascondere, almeno per un po’, il bottino (era rischioso mettere subito i gioielli sul mercato);
Il tema del viaggio, periglioso, affascinante che ognuno di noi sogna di fare;
Il tema della mappa, misterioso oggetto che può cambiarti la vita se sai decifrarla;
Il tema della Morale, dove l’avidità non paga!

immagine 3Tutti simboli quasi ancestrali che Stevenson ha “estratto” da una memoria collettiva molto, molto antica.
A me è rimasto il ricordo della prima lettura da bambino. Il terrore che mi ispirava quella canzoncina macabra (“15 uomini, 15 uomini, sulla cassa del morto”) ed il fascino pauroso che emanava dal pirata Long John Silver (il vero antagonista del giovane Jim Hawkins), come quello di un serpente cauto ma velenosissimo.
Solo molti anni dopo e dopo altre letture del testo, ho scoperto che in lui c’era anche del buono, una sorta di lealtà anche nel male, l’obbedienza ad un codice che non rifiuta aprioristicamente la bontà o l’amicizia. Ho scoperto, insomma, che in fondo siamo tutti pirati.

[Recensione di Nico Vassallo]

TREASURE ISLAND
dal romanzo di Robert Louis Stevenson
Disegni di Carlo Rispoli e Manuel Pace
Prefazione di Claudio Gallo
Edizioni Segni d’Autore
(3 Volumi – Euro 10,00 cad.)

Una risposta a “L’Isola del Tesoro a fumetti, un evergreen”

  1. Gentile Domenico Vassallo,
    la ringrazio della recensione che ha fatto su Treasure Island.
    Mi ha fatto veramente piacere leggere le sue parole, non potevo sperare di meglio.
    Cordiali saluti,
    Carlo Rispoli

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