25 Marzo 2013 07:45

Wow! Interviste a Lillo e a Luca Usai, i NormalMen

Luca Usai intervistato da Nico Vassallo - photo GoriaOrganizzato dall’Anonima Fumetti nei magnifici locali della libreria specializzata in fumetti STEAMBOAT in via Po, 53 a Torino, venerdì 23, Lillo (quello di Lillo & Greg) e il disegnatore Luca Usai hanno presentato un fumetto veramente esilarante. Il pubblico è stato numerosissimo, qualificato (moltissimi erano i giovani dell’Accademia Albertina di Belle Arti) ed hanno assistito ad una presentazione-spettacolo da parte dei due autori. Normal Man è un’invenzione straordinaria di Lillo. Il personaggio è una sorta di supereroe, dotato veramente di superpoteri. Il fatto è che, essendo 100 volte più stupido di qualunque uomo, i super poteri lo rendono normale. Il personaggio era già in campo da tempo, sia in tv che in radio (610 – sei uno zero – era il programma in onda su Radio 2), ma la resa dello stesso in fumetto gli conferisce una dignità artistica pari alle migliori produzioni comix internazionali. Una “brava persona”, Piermaria Normalman_tutti_contro_bassaCarletti, si trasforma in un supereroe per aiutare vecchiette o fare la baby sitter o montarti i mobili IKEA. Fa tutto ciò che Supermen o l’Uomo Ragno snobberebbero. D’altronde, il destino non mente mai! Nel 1987, Lillo (con Greg) debuttano proprio come fumettisti. Poi la casa editrice fallisce, cambiano lavoro e diventano famosi come attori. Più tardi, quando chiedono a Lillo di pubblicare il solito libro di gags del solito comico di turno, egli decide di tornare al suo antico amore e di pubblicare invece un fumetto. Ma aveva perso la mano, chiede a Luca Usai di disegnarlo e il gioco è fatto. Un gioiello di comicità intelligente! Questo secondo volume (il primo è intitolato: NormalMan, le origini) racconta la lotta di NormalMan contro improbabili e divertentissimi supercriminali. Visto che la presentazione a Torino di Lillo e Usai è stato un caotico ed esilarate show (ma anche una lezione sulla genesi di un fumetto), abbiamo preferito far ordine, trasformando questa recensione in due interviste.
(Click qui per le foto dell’evento. Click qui per farvi una risata con un breve video. Le interviste sono qui sotto di seguito dopo il video.)

 

Lillo Dililloegreg - photo GoriaINTERVISTA A LILLO

  1. Sei nato come fumettista. Quando è successo?

Ho imparato a leggere con i fumetti. Vengo da quella generazione che aveva solo i fumetti per scambiarsi opinioni coi coetanei. Allora non c’erano nemmeno i videogiochi. Siccome avevo anche la pretesa di disegnarli, li facevo su quaderni a quadretti che poi cercavo di scambiare con fumetti veri. Non li voleva nessuno!

  1. Quali autori ti piacciono?

Sono legato fondamentalmente al fumetto umoristico, tipo Cavazzano o Uderzo o le strisce tipo B.C. o Calvin and Hobbes. Poi amo i vecchi supereroi Marvel. I nuovi, caratterizzati da una narrazione caotica, non li capisco più.

Altri autori, con taglio drammatico e più statico, tipo Jack Kirby o Magnus, in teoria non dovrebbero piacermi. Ma sono così geniali che li amo alla follia!

  1. NormalMan ha un costume da supereroe. Come è nata l’idea?

Da un brainstorming durante la versione televisiva, con il mantello bianco che si sporca però in continuazione. Divertenti sono “ i tempi” infiniti della trasformazione. Non essendo Supermen, Piermaria Carletti ci mette un quarto d’ora. Deve trovare una toilette che magari è occupata, la lampo si blocca…insomma quando ha finito, spesso il superlativo è già scappato!

  1. Essendo un supereroe, lotta contro supercriminali. Chi sono?

Normalman3Sono tanti. Per esempio, ci sono:

SMOKER– Col costume da sigaretta, irrompe nei locali pubblici affumicando i clienti. Poi scappa ridendo!

L’INDICATORE– Un attore che, per colpa di un’indicazione sbagliata, arriva tardi ad un provino con Martin Scorsese. Impazzisce, si traveste con una tuta fatta con tante frecce e dà indicazioni sbagliate a tutti.

IL RIVELATORE– Da piccolo scopre che Babbo Natale era il suo papà. Impazzisce anche lui e, da allora, aspetta le persone che stanno entrando a vedere un film giallo al cinema e rivela loro chi è l’assassino.

PETOMAN – Nasce come “buono”, che faceva spettacoli musicali coi peti. Poi, dei cattivi gli innestano una cosa per cui le loffie che tira diventano letali. A dir la verità il personaggio è un po’ drammatico ( tipo Wolverine) ma fa ridere comunque.

  1. Per NormalMan ti limiti alle classiche sceneggiature?

Si, il resto lo fa ottimamente Luca Usai, che ha un vero talento per il disegno umoristico Disney ( tipo Cavazzano o De Vita), personalizzandolo con un tratto più “sporco”, più adulto.

  1. E per il futuro?

Mah! Mi piacerebbe dare a NormalMan la possibilità di vivere in un fumetto più lungo. Un racconto, non solo una strip. Ma non è facile nel suo universo che è quello della normalità! Rischia di non essere divertente…vedremo! Inoltre, vorrei alzare l’età dei lettori. Oggi, NormalMan si rivolge solo ai ragazzi…diciamo dai 10 ai 16 anni.

  1. Di la verità…ti divertiva trasformarti in NormalMan, con quel buffo costume.

In tv è una cosa. Fuori, è un’altra. Una volta Giorgia, mia grandissima amica e fanatica di NormalMan venne premiata all’Arena di Verona con il MTV Awards e pretese che la consegna del premio fosse data da me…col costume. Non mi sono vergognato tanto in vita mia!

 

Occhio Luca! Il luposki ce l'ha con te - photo GoriaINTERVISTA A LUCA USAI

  1. Come è stato affrontare quello strano personaggio di NormalMan?

Facile, perché Lillo è in realtà un grande esperto di fumetti. Difficile, perché bisognava rendere al massimo la comicità che il personaggio aveva in tv e in radio.Ma questa comicità non è fatta da battute fulminanti ( tipo Ratman) ma nasce dalla sequenza delle situazioni che vive il protagonista. Quindi, ho utilizzato un disegno leggero e umoristico, in bianco/nero, che riecheggia anche le strips. Quando “narro” Piermaria Carletti, l’uomo stupido, la griglia della pagina è quella classica, bonelliana. Quando diventa NormalMan, la gabbia cambia, intervengono le linee cinetiche tipo Marvel.

  1. Come hai iniziato a fare il fumettista?

Normalman2Sono sardo e quindi ho iniziato frequentando una scuola di fumetto a Cagliari, poi allo IED di Milano, dove vivo tutt’ora. Nel 2006 sono stato selezionato per l’Accademia Disney. Ho iniziato a disegnare Prezzemolo per la Gaghi Editrice poi i Grandi Classici di Geronimo Stilton. Oggi lavoro per Topolino, Toy Story Magazine e per le graphic novel tratte dai film della Pixar. Per le edizioni San Paolo ho disegnato la serie Bruno il Maialino con testi di Fabrizio Lo Bianco. Certo lavorare con Lillo è un’altra cosa!

  1. Cosa ti diverte di più di NormalMan?

Tante, ma il fatto che il personaggio che è chiaramente lo stesso Lillo, creda che basti cambiare il colore della montatura degli occhiali (almeno Clark Kent ha il buon gusto di toglierseli quando si trasforma in Superman!) per non essere riconosciuto è esilarante.

 

[Recensione di Nico Vassallo]

Lillo presenta Tutti contro NORMALMAN

di Lillo Petrolo & Luca Usai

(Adriano Salani Editore Editore, Euro 11, 103 pagine)