13 Febbraio 2013 01:18

La strage di Bologna

bologna copertinaRicordo ancora il 2 agosto 1980. Ricordo anche l’ora, le 10:25. Rileggo il numero delle vittime: 85 morti, oltre 200 feriti più la ferita alla mia coscienza di cittadino. Una ferita uguale alla vostra, cari lettori, che non guarisce, non si rimargina.

La scrittura di Boschetti insieme ai disegni di Giammitti, riaprono quella “cronaca”, ce la ricordano con sguardo apparentemente distante, freddo come quando spesso si racconta un episodio che ci ha colpito a morte, che ci ha cambiato. E’ così quando muoiono le persone care. Rimani lucido, paralizzato, ricordi chi c’era al funerale, scordi le lacrime che hai versato.

Questo altro libro di graphic journalism della Collezione Cronaca Storica della impegnata casa editrice Becco Giallo, è preceduta da una prefazione di Carlo Lucarelli, altro ficcanaso geniale della cronaca nera, sul valore della narrativa nel processo di semplificazione e di sintesi che essa comporta: “ Quando ce le inventiamo noi, le storie, quei fatti non sono reali, ma quando raccontiamo una storia realmente accaduta, se siamo onesti, allora quei fatti sono veri. Non sono tutta la verità, forse non sono neanche la verità, ma sono un’ossatura abbastanza sensata ed emozionante su cui poter riflettere, per approfondirla o anche rifiutarla”.

bologna1E di nuovo il fumetto col suo stile asciutto, efficace come una coltellata, a ricostruire ambienti, personaggi, trame. Ciò accade naturalmente quando il fumetto è buono, ben costruito nelle sequenze logiche (e, in questo, Alex Boschetti si è rivelato un maestro) e disegnato con efficacia.

Anna Giammitti, alla sua prima cronaca a fumetti, tira fuori un talento straordinario.

Il gioco delle inquadrature, l’uso dei controcampi, la qualità delle sfumature (quasi usasse a volte un batuffolo di cotone intriso di china al posto del pennello), dà vita a vignette indimenticabili. Lo “scoppio” della bomba ricorda la lezione di Reinhard Kleist così come le sue nuvole così simili allo stile dei futuristi.

A volte lo stile diventa invece iperealistico quasi fotogrammi rubati ad un servizio televisivo. Indimenticabili certi dialoghi nella loggia massonica dove il lettering si trasforma a seconda dei personaggi e i volti diventano numeri delle tessere P2.

bologna2Il volume si conclude con una precisa cronistoria della strage, un glossario per chi ha dimenticato o era troppo giovane, due articoli rispettivamente di Gian Antonio Stella e Paolo Bolognesi, oltre alle Note dello Sceneggiatore di Alex Boschetti.

Se non doveste trovarlo in libreria scrivete a: www.beccogiallo.it

[ Recensione di Nico Vassallo]

LA STRAGE DI BOLOGNA

di Alex Boschetti e Anna Giammitti

(Edizioni Becco Giallo, 2006, Euro 15)

Una risposta a “La strage di Bologna”

  1. Consiglio a tutti di leggere questo libro , poichè narra con molta efficacia la Strage di Bologna . Alessandro Baldazzi Consigliere Associazione Familiari 2 Agosto 1980 .

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