Preceduto da un bel saggio del direttore di Le Monde Diplomatique, Ignacio Ramonet, il volume del disegnatore francese, Philippe Squarzoni, affronta con stile lucido il tema più importante dell’attuale Umanità: cos’è veramente la globalizzazione, quando è iniziato il processo, che danni sta provocando?
Qui si dimostra, tra l’altro, che l’arte del fumetto nella sua versione Graphic Novel , riesce ad interpretare, meglio di qualsiasi analisi socio-economica, il “cuore” della questione, fatto di carne umana e non solo di macroeconomia.
Un giornalista- detective segue le tracce, in vari Paesi, dei danni provocati dai processi di globalizzazione, quelli, per intenderci, per cui 3 miliardi di persone vivono con meno di 2 dollari al giorno e un terzo dell’umanità è malnutrita.
L’indagine nasce da una cartolina dal Sud America, una di quelle pubblicitarie che raccontano la storia del cioccolato. Slurp! Peccato che le navi di Cortes suonarono allora le campane a morto per gli indios e ne sterminarono dai 6 ai 10 milioni. Quella prima nave di Cortes del 1519, non è un simbolo innocuo, ma un “genocidio fondatore”.
Da quella cartolina il nostro detective rilegge la storia fino ad oggi dove la modernità è associata alla liberalizzazione ed il vecchiume allo Stato piuttosto che alle organizzazioni sindacali. Tutto è chiaro, assodato, comunicato instancabilmente, militarmente se serve.
Peccato e lo viviamo ogni giorno sulla nostra pelle, che la democrazia sia sequestrata dai mercati finanziari, dalle loro speculazioni, dai loro “derivati”. Questa strategia deve indebolire i governi, ridurre il ruolo dei partiti democratici…se no crolla tutto!
La nuova legge di gravità si chiama libero (sic!) mercato, indifferente al sociale, svincolato dallo Stato. Le multinazionali controllano i media, li hanno acquisiti e raggruppati in network. Larga parte delle loro quote azionarie sono detenute da poche banche e il cerchio ( o il cappio) si chiude!
Il villaggio globale è controllato da pochi ricchi, ma veramente ricchi!
Si salva internet? Ci sono circa 180 milioni di pc su una popolazione di 6 miliardi di individui. Diciamo che la possibilità di accedere alla rete è limitata al 3% delle persone. Consideriamo che più della metà del pianeta non è mai stata raggiunta da una linea telefonica (esistono più linee telefoniche a Manhattan che in tutta l’Africa Nera) e senza linee non si accede ad internet!
Quanti di noi sono liberi?
Eh, si…questo fumetto fa riflettere assai. Tecnicamente poi è disegnato veramente bene. Alterna, come nella migliore tradizione del giornalismo grafico, un tratto a china pulito,così essenziale da apparire inquietante, con inquadrature innovative, fotografie, personaggi da cartoon, cartine geografiche. Contrasti riusciti tra chiaro e sfocato, l’atmosfera, se ci pensate, che respiriamo in questi tempi.
L’invito è alla mobilitazione delle coscienze. Cosa ci rimane, se no? Delle patetiche, personali intimità? O solo “mille papaveri rossi”?
Se non doveste trovarlo in libreria scrivete a: www.beccogiallo.it
[ Recensione di Nico Vassallo]
GARDUNO, IN TEMPO DI PACE
Itinerario di resistenza alla GLOBALIZZAZIONE
di Philippe Squarzoni
(Edizioni Becco Giallo, 2006, Euro 15)