27 Dicembre 2012 01:57

Gli anniversari del 2013

MissLaceMiltonCaniff15-5mc59Passata senza danni la periodica fine del mondo annunciata, possiamo guardare con fiducia al futuro e con un pizzico di nostalgia – senza alcuna colorazione politica – al passato, che, come sempre, è stato ricco di personaggi e autori che a distanza di decenni sono ancor vivi nel ricordo. Il primo anniversario – addirittura un centenario – porta alla ribalta la simpatica coppia formata da Arcibaldo e Petronilla, protagonisti della lunghissima saga creata nel 1913 da Geo McManus che ha divertito mezzo mondo con le divertenti disavventure di un muratore e di una lavandaia diventati ricchi grazie a una lotteria. Un secolo fa sono nati due famosi autori americani, Charles Addams che ha ideato la fortunata serie (resa famosa soprattutto dai telefilm) degli Addams e Walt Kelly, a lungo animatore della Disney, WaltKelly_SelfPortrait_1961_100ma poi creatore di Pogo, il simpatico opossum che con gli altri abitanti della palude ha commentato a lungo la vita politica americana. Ricordata la serie di Just Kid, apparsa negli States nel 1923 e trasformata in Italia in Annibale, dal nome del protagonista principale, ottant’anni sempre negli Stati Uniti nascevano altri due fumetti famosi, il cavernicolo Oop, primo di una lunga serie ambientata nella preistoria (dai Flintstones a BC) e soprattutto Brick Bradford, eroe fantascientifico che viaggia nel tempo e nello spazio (finirà addirittura dentro una moneta). Forse l’annata più significativa per il fumetto è stata il 1938, veramente "doc " come un vino. A dir le sue virtù basta un nome, Superman, il primo e più famoso dei supereroi, nato a metà del 1938 e da allora protagonista di vicende sempre più straordinarie, nei comics e soprattutto al cinema. Dal  cinema, e dai romanzi polizieschi, è approdato tra le nuvolette anche Charlie Chan, detective di Honolulu, disegnato da un grande autore, come Alfred Andriola. Ma il 1938 è stato un anno felice per il fumetto italiano che ha sfornato sui molti settimanali in circolazione singolari eroi, Modesty_Blasie_Strips_1173-1178forse non sempre originali, ma decisamente avventurosi, da Dick Fulmine, poliziotto italoamericano dal pugno facile a Romano il legionario, eccessivamente inquadrato nelle file del regime, da Gino e Gianni, ennesima imitazione degli americani Cino e Franco a Petrosino, vero poliziotto del primo Novecento, alle prese con la mafia americana, me non solo. Nello stesso anno sono apparsi anche le storie di Saturnino Farandola e del Corsaro Nero di Salgari, un autore allora amato dai nostri disegnatori, nonché il Principe Azzurro, per dare un tocco "rosa" a vicende avventurose. Il periodo bellico ha  visto molti personaggi scendere in guerra contro i nazisti, tra questi anche una bella ragazza, spigliata e allegra, disegnata dal grande Milton Caniff (morto nel 1988) che per un paio di anni ne narrò le avventure nella serie di Male Call, riservata ai giornali destinati agli americani al fronte per tutto il 1943 e dopo. Nello stesso anno sono nati anche Garth, ennesimo eroe fantascientifico e Buz Sawyer, tra guerra e spionaggio. La ripresa dopo il conflitto è stata piuttosto lenta, anche perché gli editori avevano ancora scarsa fiducia nei fumetti, e forse nei loro autori, escluso il grande Bonelli, padre di Tex, e non solo. Nel 1953 sono nati Juliet Jones, storie al femminile tra rosa e nero, e Chiodino, piccola risposta italiana all’impero disneiano. Più ricco il panorama di mezzo secolo fa, un 1963 con diversi personaggi ancor oggi molto popolari, come i supereroi X-Men, Avengers e Ironman, nonché Blueberry, intrecciate storie western nate in Francia, e Modesty Blaise, protagonista di avventure di spionaggio, spesso di origine letteraria. In Italia era appena esplosa la stagione degli eroi in "k", con Diabolik  e dintorni, mentre con Kiwi si tentava Alfredo Castelli anni settanta - da Il Giornalino 15 del 9 aprile 1972la via del fumetto ecologico, alla Tarzan. Dieci anni dopo, e siamo al 1973, ancora il fumetto italiano in primo piano, con Lupo Alberto, tuttora in ottima salute, e con la serie degli Aristocratici nella quale Alfredo Castelli e il disegnatore Ferdinando Tacconi mettevano in ridicolo il mondo dei "soliti ignoti", ma di gran classe. E siamo arrivati praticamente ai giorni nostri, con pochi personaggi di lunga e gloriosa vita (ricordiamo la serie del Collezionista di Sergio Toppi, 1983, o le storie poliziesche di Nick Raider, 1988). Il mondo del fumetto ormai è diverso, la globalizzazione impone ritmi serrati e gli autori, peraltro bravi, sembrano non aver più la fantasia dei loro colleghi di ieri. Oggi non ci sono quasi più i maestri del passato, come Guido Crepax, morto a fine luglio 2003 o Sergio Toppi, scomparso lo scorso 21 agosto.  Ma malgrado tutto il mondo delle nuvolette va avanti, con storie sempre nuove, e speriamo anche migliori di quelle del nostro passato. (Carlo Scaringi).