I lettori che seguono le nostre recensioni su afnews sanno bene che siamo un po’ pignoli! Una cosa è un libro a fumetti in cui riconosci dove l’autore vuole andare a parare. Un’altra è una serie a fumetti dove è meglio attendere qualche numero per “controllare” la continuità dell’ispirazione originale, la qualità e la coerenza del disegno e delle sceneggiature rispetto ai vari disegnatori e sceneggiatori che si alternano.
Il bimestrale LAW, in edicola dall’aprile-maggio 2012, ci era subito parso uno splendido fumetto ma abbiamo voluto attendere quattro numeri per recensirlo. E abbiamo fatto bene perché non solo le promesse di “Fuori Tempo” ( il primo numero) sono state mantenute ma, caso raro, il fumetto è diventato sempre più bello ed interessante.
I soggettisti e sceneggiatori Davide G.G. Caci e Giorgio Salati hanno creato la prima serie italiana legal thriller dove uno studio di avvocati agguerriti, intelligenti, ambiziosi e privi di scrupoli mettono in scena, per convincere ad ogni costo le giurie popolari, indagini in proprio, trucchi e show per salvare i propri assistiti. Spesso questi ultimi sono un vero problema, mentono ai loro stessi avvocati, la partita con le giurie si trasforma in una guerra.
Tremenda la socia di maggioranza dello Studio Cussier & Brandise, Gwen Brandise detta la “tigre”, che non si ferma davanti a nessuno per vincere le cause e incassare gli assegni. Una sua affermazione la definisce stupendamente: “ Io quando sento parlare di giustizia metto mano alla pistola”.
I disegnatori che hanno finora lavorato alla serie (Fabiano Ambu il copertinista, Enza Fontana, Stefano Carloni, Ennio Buffi) hanno un tratto netto, un uso della china impeccabile ( il fumetto è in bianco e nero) e la capacità di lavorare su prospettive precise con “cambi di campo” da film giallo di qualità. Efficacissime le sfumature di china per rappresentare un flash back. Lettering (Luca Loletti) e frontespizi impeccabili. Il ritmo del racconto è altissimo. Il cambio delle inquadrature è coerente ma rapidissimo. Nessun telefilm potrebbe permettersele. E’ il bello del fumetto, gente!
Ma quel che colpisce e affascina in questo fumetto è il suo universo. Dietro qualunque fumetto c’è un universo creato dalla mente delle sceneggiatori, un mondo immaginario anche quando vuole rappresentare la realtà e deve essere coerente, ubbidisce a regole. La San Francisco dove lo Studio legale lavora sembra a volte un girone dell’inferno dove la menzogna, l’omicidio, l’inganno, la mancanza di scrupoli sembrano regnare sovrani, inquinando sentimenti ed amori.
Non so perché, a volte mi ha ricordato il mondo dei replicanti di Blade Runner…invece tutto si svolge oggi, nel modo “reale”, con le regole (anche della legge)che vengono puntualmente applicate negli U.S.A. Detesto i recensori che se la cavano raccontando le storie. Quelle ve le godrete voi e vi assicuro che è una lettura spiazzante!
Odiati dai Giudici e dai Procuratori, adorati dalle giurie alle quali offrono uno spettacolo pirotecnico, questi avvocati in fondo ci assomigliano sia quando riteniamo di essere intelligenti sia quando non capiamo, a volte, d’essere diventati dei cinici.
Per scusarci coi lettori per il ritardo “voluto” della recensione di questa splendida serie, vi diamo le coordinate per richiedere i numeri arretrati. Visitate il sito: www.starcomics.com
Nico Vassallo
Il lato oscuro della legge
(Edizioni Star Comics, Euro 2.70)
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