Sergio Bonelli nella sua lunga carriera ha scritto centinaia di storie, soprattutto di Zagor e Mister No, pubblicato centinaia di collane e ha sempre considerato i fumetti uno strumento per offrire non solo racconti ricchi di avventura, e spesso di tensione, ma anche capace di fornire alcuni essenziali elementi di cultura. Lo ha dimostrato nel modo migliore con la storica collana degli anni Settanta "Un uomo, un’avventura" in cui molti maestri del fumetto – da Toppi a Buzzelli, da Crepax a Pratt, da Bonvi a D’Antonio, ecc. – ricreavano storie e protagonisti del passato in una perfetta miscela tra fantasia e realtà. A quella collana si richiama il nuovo mensile, sempre delle edizioni Bonelli, "Le Storie", una serie ideata da Mauro Marcheselli che di mese in mese proporrà vicende storiche più o meno recenti. In 110 tavole una coppia di sceneggiatori e disegnatori scelti fra i migliori del momento ricostruirà pagine celebri della storia, quella vera, cercando di ricrearne le suggestioni. Il primo numero, uscito in questi giorni, è dedicato a Charles-Henri Sanson, l’esponente più famoso di una dinastia di boia parigini. Attraverso la sua storia, la scrittrice Paola Barbato e un maestro del fumetto come Giampaolo Casertano
ricostruiscono gli anni drammatici della rivoluzione francese, visti dal palco della ghigliottina dove Sanson assolveva con serietà e professionalità il suo compito. E’ uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo, dice una celebre battuta, rispettata alla lettera dal boia, che ha tagliato la testa al re Luigi XVI e a Robespierre. Il disegno di Casertano è particolarmente espressivo e incisivo nei primi piani, con volti che esprimono terrore, rabbia, rassegnazione, tutti travolti dalla rivoluzione. C’è una frase, alla fine della storia, che sembra quanto mai adatta ai nostri tempi: "Badino a sé quei deputati che hanno agito ingiustamente, eccedendo nei loro poteri, perché verranno severamente puniti". Sanson è morto da due secoli, la rivoluzione francese è altrettanto lontana, ma gli uomini, almeno alcuni, non cambiano, dice la morale di questo albo quanto mai stimolante, Il prossimo mese si cambia scenario, con Roberto Recchioni e il disegnatore Andrea Accardi che ci trasporteranno nel Giappone medievale, con "La redenzione del Samurai", un’altra drammatica vicenda di onore e morte, come la vita. (Carlo Scaringi).