Svelato infine anche il volume che la NPE ha dedicato al grande Guido Buzzelli e al suo Tex Willer. Ecco il comunicato ufficiale e le prime immagini: Tex il grande! – volume che nel 1988 inaugurò la collana dei “texoni” – è l’incontro tra l’eroe per eccellenza del nostro immaginario con uno dei massimi autori del fumetto europeo: Guido Buzzelli (1927-1992). L’artista romano, virtuoso del pennello dallo stile al tempo stesso classico e iconoclasta, ha qui la possibilità di mostrare tutta la potenza espressiva, unita al rigore tecnico, che sapeva infondere al disegno. Impegnato a risolvere un caso di omicidi tra compagnie rivali di boscaioli, il Tex di Buzzelli e Nizzi è solido e dinamico: una leggenda colorata da tocchi di umana ironia. Questa pietra miliare viene ora riproposta in una versione deluxe di grande formato, con un ampio apparato critico e con stupefacente serie di schizzi e disegni preparatori, a colori e in bianco e nero, mai visti prima d’ora. Nato nel 1948 dall’ingegno di Giovanni Luigi Bonelli e dall’inconfondibile tratto di Aurelio Galeppini, Tex è divenuto ben presto uno dei personaggi più popolari del fumetto. Il celebre ranger ha vissuto oltre 60 anni di avventure diventando il simbolo della Sergio Bonelli Editore, storica realtà editoriale che ha formato alcuni dei maggiori talenti italiani e internazionali della nona arte. Di Tex Gian Luigi Bonelli ha scritto i soggetti di tutte le avventure pubblicate fino a oltre la metà degli anni Ottanta, continuando anche in seguito a supervisionarne la produzione. Il testimone della serie regolare passò quindi nel corso degli anni a un ristretto gruppo di sceneggiatori di talento come Mauro Boselli, Decio Canzio, Tito Faraci, Gianfranco Manfredi, Michele Medda, Claudio Nizzi, Guido Nolitta (pseudonimo di Sergio Bonelli), Pasquale Ruju e, ultimo in ordine di arrivo, il giovane Roberto Recchioni, il cui primo albo è atteso in edicola nel 2013. Galleppini, dal canto suo, legò il suo segno al personaggio per parecchi anni, fino a quando le dimensioni della pubblicazione richiesero la mano di altri disegnatori. Realizzò comunque tutte le copertine sino al numero 400, per poi cedere il pennello a Claudio Villa. Sulle pagine di Tex, oltre ai più grandi maestri italiani, si sono susseguite anche prestigiose firme straniere come Joe Kubert, Manfred Sommer, Colin Wilson, José Ortiz e altri ancora, contribuendo con la propria arte alla leggenda di “Aquila della Notte”.
“Poeta del deforme nel fumetto, Buzzelli pratica nel Texone quella stessa tensione a indagare lì, nei corpi, i segni della paradossale degenerazione che racconta e, per certi versi, sente di incarnare nella sua opera…”
– Dalla prefazione di Matteo Stefanelli
“Il suo episodio di Tex – quello qui riproposto – era in sostanza una creatura anomala, perché lui, con la sua forte personalità, aveva dotato il personaggio di caratteristiche figurative decisamente insolite.”
– Dall’apparato critico di Gianni Brunoro
Guido Buzzelli
Nato a Roma nel 1927 in una famiglia di artisti, si avviò ben presto alla carriera pittorica, formandosi all’Accademia di San Luca e nello studio di Rino Albertarelli, grazie a cui esordì a soli diciotto anni collaborando con il settimanale Argentovivo.
Ben presto però dimostrò anche il suo interesse per il fumetto, iniziando a pubblicare alcune tavole nei primi anni cinquanta, all’interno della rivista Zorro dell’editore Gioggi, a cui seguiranno Mandrake, Flash Gordon, e L’Uomo Mascherato edite dai Fratelli Spada.
Trasferitosi neanche trentenne in Gran Bretagna, nel 1954 creò Angélique per il «Daily Mirror». Tornato in Italia, dopo essersi sposato con Grazia de Stefani, che diverrà la sua principale collaboratrice, nel 1966 realizzò La rivolta dei racchi, opera di rottura pubblicata in Francia nel 1970 sulla rivista Charlie che gli aprì le porte degli editori d’oltralpe. Per Pilote, Circus, L’Écho des Savanes, Vailant e le prestigiose Métal Hurlant e À Suivre firmerà I Labirinti (1970), Zil Zelub (1972), Annalisa e il diavolo (1973), L’intervista (1975), L’Agnone (1977), La guerra videologica (1978) e altre opere in cui si ritraeva sempre nei panni del protagonista, un essere gracile e insignificante, vittima e al tempo stesso carnefice del mondo.
Nel 1973 ricevette il premio Yellow Kid come miglior disegnatore e autore, sei anni dopo gli fu riconosciuto l’equivalente francese, il Crayon d’Or e aumentano le collaborazioni con riviste italiane come Linus, L’Espresso, L’Eternauta, Corriere dei Ragazzi, Comic Art, e quitidiani come «l’Unità» e «Repubblica». La forza grottesca del suo tratto e l’incredibile visionarietà, gli valsero l’etichetta di “Michelangelo dei mostri” (Michel Grisolia nel 1974) e di “Goya italiano” (Michel Bourgeois nel 1978).
La sua carriera nel fumetto si concluse proprio con Tex – Il grande!, realizzato nel 1985 e pubblicato tre anni dopo. L’ultimo periodo della sua vita lo dedicò alle attività di pittore e illustratore, e a sporadiche collaborazioni televisive (il TG2 e il canale francese TV7).
Si spegne a Roma il 25 gennaio del 1992.
Claudio Nizzi
Nato Sétif, il 9 settembre 1938, trascorre gli anni della formazione a Fiumalbo, in provincia di Modena, per esordire agli inizi degli anni sessanta su Il Vittorioso. Nel 1969 avvia una prolifica collaborazione con Il Giornalino delle Edizioni Paoline per cui crea personaggi arcinoti come Larry Yuma, Capitan Erik, Rosco & Sonny e Nicoletta.
Nel 1981 entra nella scuderia Bonelli con Mister No, per poi divenire il principale soggettista e sceneggiatore di Tex per oltre vent’anni. Nel 1988 crea la serie poliziesca Nick Raider e nel 2001 Leo Pulp.
Dal 2005 ha rarefatto il suo impegno sul ranger di via Buonarroti per dedicarsi alla narrativa. Nel settembre del 2008 pubblica L’epidemia (I peccatori di Borgo Torre), primo capitolo di una serie di romanzi noir dall’atmosfera frizzante e divertita a cui seguiranno Il federale di Borgo Torre e Il pretino.
Claudio Nizzi – Guido Buzzelli
Cartonato, 210×290
pp. 256, b/n e colore
Euro 24,00
ISBN: 9788897141150