Sabato 1 settembre i disegnatori della accademia albertina e de "La città nascosta" per l'ultima volta all'opera su Repubblica.
L’ultima pubblicazione (sabato 1 settembre), nel paginone di ESTATE Piemonte de La Repubblica, dove potrete godervi il racconto di una allieva del Master della Scuola Holden, illustrato da Arash Eftekhari (Accademia Albertina) il copertinista ufficiale de La città nascosta.
La scrittrice della Holden, presentata in questo numero, è Giorgia Costa, col racconto ”Il volo dell’airone cenerino”. Come vi avevamo già comunicato, il tema generale su cui questi giovani talenti si sono confrontati per tutta l’estate (ogni sabato) è: 2012 Fuga a Torino.
Il testo breve di Giorgia Costa ricorda l’incipit dei racconti di Asimov che raccontano, con stile semplice ed efficace, futuribili tecnologie utilizzate però da uomini e donne con la mentalità di questo secolo. Tutto sembra normale in quegli universi, anche il teletrasporto. Ma il “protagonista”inventato dalla Costa è invece fuori dal comune, dall’ordinario. Viene davvero da una dimensione parallela ed è alla ricerca di un tempo-clown, il ricordo-che-manca.
E da clown “augusto” è vestito: la scarpe a fagiolo, un cilindro azzurro in testa. Ma anche la mentalità curiosa, il super attivismo (si teletrasporta freneticamente da un luogo all’altro di Torino), il senso del gioco, l’irriverenza, appartengono a quella categoria di artisti di difficile collocazione nell’universo conosciuto. Alieni, “fornitori” di risate, sogni, magie e trucchi. “Cosa mangia un clown ?”, domandò infatti una volta una bambina ad un artista del circo. Domanda molto pertinente che implica il soprannaturale e l’anormale di quel personaggio.
La Costa lo fa muovere a Torino, rivelandoci la sorprendente bellezza di questa città, vista con gli occhi di un vero estraneo. Sorprese e bellezza di strade, luminarie, palazzi, monumenti che noi ormai non sappiamo più apprezzare, non sappiamo più leggere. Un airone svela alfine il segreto, il ricordo che manca. Scopritelo anche voi leggendo questo splendido racconto.
L’illustrazione di Arash Eftekhari, un vero e proprio giovane talento che si è rivelato nelle tre magiche copertine de La città nascosta, coglie il personaggio nel momento esatto in cui si sta materializzando in un luogo torinese. La figura appare per metà (ancora i suoi atomi si stanno ricomponendo), sullo sfondo di chiese e monumenti più definiti. Ma lo sguardo è già attento, indagatore, irridente. Lo sfondo è “macchiato” da un pennello caotico. I gialli, i verdi, gli arancioni compongono un cielo di sabbia marziana. Un capolavoro!
La Redazione de “La città nascosta”