La questione in sé è tutt’altro che nuova, ma una nuova “grafica” l’ha riportata (poco tempo fa) all’onore della cronaca, grazie all’artista di Los Angeles Denmark, che, ritoccando un tantino i cartelli stradali della città (come vedete qui accanto), riporta l’attenzione sulla vexata questio dell’allungamento “ad libitum” del termine del copyright ottenuto dalla Disney. Si tratta della Copyright Extension, la periodica estensione del limite di legge, ottenuta in passato (e pronta a essere ottenuta di nuovo), con lecite operazioni di lobby, per impedire che le produzioni Disney finiscano nel Pubblico Dominio, liberamente a disposizione di tutti. Alcuni esperti sostengono che, tra l’altro, il danno alla pubblica visione (e utilizzo) dei film (e non solo) del passato non è tanto per i prodotti Disney (tutti direttamente reperibili, a parte, per motivi di non correttezza razziale, Song of the South, I Racconti dello zio Tom), quanto per gli altri produttori, che se li tengono in magazzino rendendoli indisponibili. La questione è davvero delicata, visto il rischio che il pubblico dominio, a forza di estendere il copyright, sparisca di fatto. Per questo abbiamo ritardato di qualche tempo il rilancio di questa notizia, per evitare andasse perduta nel periodo delle vacanze estive. Qualche elemento in più: click qui.