23 Giugno 2012 01:32

Uno scenario horror per il Texone

Texone27Di solito le storie di Tex sono abbastanza solari, con una netta divisione tra buoni e cattivi, anche se non mancano sfumature ed equivoci che possono rendere confusa l’intera vicenda. Tex Willer è un personaggio luminoso, limpido, senza macchia, ne è disposto a compromessi, nemmeno quando possono essere giustificati da qualche valido motivo. I suoi avversari – quasi sempre bianchi, fuorilegge, trafficanti, speculatori e talvolta anche politici corrotti o militari ambiziosi – sono spesso sfuggenti, equivoci, individui per lo più che hanno qualcosa da nascondere. Ogni tanto nelle storie di Tex, che sono sempre dei piccoli capolavori di realismo, c’è qualche deviazione verso scenari insoliti, magari anche irreali o incredibili, che tuttavia l’abilità degli sceneggiatori riesce a texone27arendere perfino verosimili. E’ quanto propone, per esempio, il nuovo Texone (numero 27 di una serie già lunga più di 25 anni), in uscita dal 21 giugno, e intitolato "La cavalcata del morto". Ne sono autori il sempre bravo Mauro Boselli e l’altrettanto bravo Fabio Civitelli, un disegnatore da oltre trent’anni valida colonna delle edizioni Bonelli, prima come autore di Mister No e da tempo ormai di decine di storie del celebre Ranger. La vicenda si svolge ai confini tra il Texas e il Messico e trae origine da miti e leggende di una letteratura ottocentesca intrisa di misteri e di horror. texone27bTutto ruota intorno a una strana visione – un cavaliere senza testa, lanciato al galoppo, che spaventa e uccide – apparentemente misteriosa, che sconvolge la vita dei pacifici peones. Solo El Morisco, un simpatico egiziano studioso di arti magiche, non crede alle leggende che circolano nel villaggio e chiede aiuto a Tex e ai suoi amici perché facciano luce su una storia che per lungo tempo è realmente immersa nelle tenebre, quelle della morte, dei cimiteri, della notte, e nel buio di quanti, Tex compreso, faticano a scoprire la realtà. Il disegno di Civitelli, che abbonda di toni cupi e di sfumature nere, esprime nel modo migliore il clima della vicenda ed è il giusto completamento di una storia ben congegnata, che denuncia come ancora una volta l’ambizione e l’avidità di un gruppo di fuorilegge possano provocare stragi di innocenti. Ma per fortuna c’è Tex, e almeno nella fantasia tutto si sistema, (Carlo Scaringi).