14 Giugno 2012 03:59

Tutti, o quasi, i disegnatori di Pinocchio

PINOCCHIO DI BENITO JACOVITTIPinocchio "vive" da almeno 130 anni, facendo felici grandi e piccoli di tutto il mondo. In tutti questi anni infinite sono state le traduzioni in infinite lingue, latino compreso, e altrettanto infinite sono state le immagini che tantissimi disegnatori ci hanno dato, facendoci conoscere un burattino all’inizio legnoso e spigoloso come quello di Enrico Mazzanti, il primo della serie, e poi via via sempre più diverso, addirittura in costume tirolese come quello di Walt Disney oppure trasformato in un avveniristico robot. In realtà il personaggio che ha dato fama immortale a Carlo Collodi, o Lorenzini come si chiamava in effetti, è il tipico monello toscano, un po’ timido un po’ sfrontato, come il protagonista di un indimenticabile sceneggiato televisivo. I Pinocchi del mondo sono tanti, e tutti più o meno radicati solidamente nella memoria di quanti, grandi o piccoli che siano, hanno imparato a conoscerlo e amarlo come una persona di casa. Perfino un papa passato velocemente nell’universo della Chiesa, come Albino Luciani, una volta – quando era patriarca di Venezia – confessò di aver amato il burattino sin da piccolo.Pinocchio-1024 Non so dire quanto mi sono piaciute quelle avventure, – ha scritto in un’immaginaria lettera al burattino pubblicata sul Messaggero di Sant’Antonio – e quante volte poi le ho rilette. In Pinocchio riconoscevo me stesso, nel suo ambiente il mio ambiente. E’ solo una delle tante testimonianze, soprattutto grafiche, raccolte nella mostra "Pinocchio Biennale 2012" aperta fino al prossimo 13 gennaio presso il Museo Luzzati a Genova. E’ l’occasione per uno stimolante viaggio nella memoria, insieme a molti illustratori delle avventure del famoso burattino. Si comincia con una rassegna delle opere dello stesso Luzzati per entrare poi nel piccolo zoo degli animali collodiani (il gallo e la volpe, la balena, il grillo parlante ecc.) di Filippo Sassoli. La rassegna, nata da un’idea del pittore Flavio Costantini, straordinario "cronista" dell’Italietta, presenta lavori inediti, come le tavole un po’ pop dell’americanoPinocchioFrezzatoMosquito02 Jim Dine, ma soprattutto una serie di richiami al passato più o meno lontano, come le illustrazioni di un Pinocchio che Jacovitti fece nel 1945 o gli originali di Topor per un Pinocchio del 1972. Ci sono pittori come Ugo Nespolo o Mimmo Paladino e autori come Lorenzo Mattotti (con i disegni per il film d’animazione di Enzo D’Ajò), Andrea Rauch, Roberto Innocenti e Giulio Scarabattolo, forse gli ultimi che ci hanno dato personali interpretazioni del burattino collodiano. L’anno prossimo saranno 130 anni dalla pubblicazione del primo Pinocchio in libro, per cui la mostra di Genova non solo anticipa l’evento, ma offre l’opportunità per rinfrescare la memoria e scoprire un personaggio e un libro che forse i ragazzi di oggi non conoscono, o non apprezzano, mentre tra le pagine del vecchio Pinocchio si possono cogliere ancora tanti richiami alla realtà di oggi. (Carlo Scaringi).