L'edizione 2012 del Festival del Cinema di Animazione di Annecy, conclusasi sabato scorso, tra i tanti momenti emozionanti ha visto anche l'ultima volta di Serge Bromberg come direttore artistico, carica ricoperta ininterrottamente e con grandi esiti per ben 14 anni (dal 1999). Nella serata conclusiva, con non poca commozione, lo stesso Bromberg (che continuerà a collaborare col Festival in altra veste) ha passato il testimone al sostituto, il canadese Marcel Jean. Produttore dell'ONF dal '98, convinto sostenitore della collaborazione internazionale (solido il legame con lo studio francese 'Folimage', che da anni ospita e sostiene autori stranieri nella sua 'Résidence'), Jean è anche critico e scrittore di cinema d'animazione, direttore editoriale delle edizioni 'Les 400 coups', conservatore di cinema animato alla Cinémathèque del Québéc e professore di storia ed estetica del cinema (d'animazione, ça va sense dire!) presso l'Università di Montréal; ha inoltre diretto cinque film e prodotto varie opere di colleghi, tra cui 'Histoire tragique avec final heureuse' di Regina Pessoa, premiato come miglior corto proprio ad Annecy. Questo il suo messaggio (tradotto in italiano) al momento dell'ideale insediamento nel nuovo ruolo direttivo:
"Sono orgoglioso e felice di entrare a far parte della squadra del Festival Internazionale del Cinema di Animazione di Annecy. Occuparsi della programmazione di un evento di tale portata è al contempo un privilegio e una sfida; sono fiducioso nell'affronatare tale impegno e il mio entusiasmo sarà all'altezza di questo grande compito. Essere il direttore artistico del Festival, equivale al vedersi offrire l'opportunità di stabilire un'intensa relazione con un giovane, leale, esigente ed entusiastico pubblico. Questa incredibile energia costituisce un inestimabile carburante di cui intendo fare un uso adeguato alle sue potenzialità. Serge Bromberg ha fatto un lavoro sensazionale e lascia la sua impronta di carismatico e appassionato direttore d'orchestra, capace di edificare la lunga storia del Festival di Annecy fino a renderlo ogni anno un imperdibile evento per centinaia di professionisti del settore. La sua eredità è una base preziosa su cui edificare il futuro che toccherà a me gestire e far progredire. A partire dal 2013 vorrei imprimere una coloritura speciale al Festival e scorgo già l'opportunità di scuotere certe abitudini, rinnovare alcune formule e offrire ai visitatori del Festival una serie di sorprese portando la manifestazione anche all'esterno del Bonlieu. Posso già promettere un Festival che sia zeppo di celebrazioni, e anche un luogo in cui davvero riflettere sull'Animazione nel cuore del 21. secolo. Il cinema in generale e l'animazione in particolare stanno cambiando ed è qui ad Annecy che dobbiamo cogliere la portata dell'impatto della rapida evoluzione delle piattaforme tecnologiche la cui stabilità è essenziale per la creazione artistica e per la distribuzione. E' qui che dobbiamo prendere atto dei cambiamenti e delle trasformazioni economiche che stanno condizionando l'industria. E' qui, con la prospettiva della Storia e alla luce della recente produzione, che dobbiamo rispondere alla domanda basilare: cos'è l'animazione, oggi? Mi sono già incontrato con lo staff creativo del Festival a sono rimasto impressionato dal loro lavoro riscontrando anche che condividiamo lo stesso amore per il cinema e il medesimo desiderio di condividere il nostro entusiasmo. Lavoreremo insieme per confermare la fiducia che il CITIA ha voluto accordarmi. Il lavoro di gruppo è essenziale per riuscire nell'intento e la presenza attorno a me di un tale eccellente team di professionisti accresce il mio ottimismo per il futuro. Infine, l'arrivo di un Canadese come direttore artistico – accento e vocabolario speciali a parte – porterà un nuovo approccio e a un nuovo modo di vedere le cose che, spero, contribuirà a rinforare un'organizzazione già dinamica e altamente funzionante. Per me Annecy 2013 comincerà da domani!"