Come da tradizione, il primo appuntamento del folto palinsesto del giovedì di Cartoons on the Bay è dedicato allo studio italiano dell’anno. Quest’anno, il vincitore del premio è lo Studio Misseri che, con Francesco Misseri (presente in sala) affonda le radici già nel Carosello.
Quello che colpisce di questa realtà, considera Genovesi (che modera personalmente l’incontro), è, da un lato, l’abilità nell’unire tradizione e innovazione tecnologica e, dall’altro, la capacità di trasformare materie prime semplici in progetti artistici di grande valore. Intervengono Gian Maria Misseri (produttore esecutivo dello studio) e Sandro Pollini (Business Development), che, riprendendo il discorso iniziato dal moderatore, definiscono le linee guida dello Studio, costantemente alla ricerca di nuove forme espressive, con un occhio alla tradizione: il concetto originale è stato sviluppato ulteriormente, grazie all’utilizzo di nuove tecnologie, ma la scelta di lavorare in stop motion, utilizzando materiali semplici (la sabbia, per esempio), rimane alla base delle attività dello Studio. Le nuove tecnologie consentono di entrare in contatto diretto con il pubblico, considera Misseri, che ricorda che un’app sviluppata dallo Studio è già disponibile su iPad, e questa è una novità e uno stimolo, poiché permette un contatto diretto con i fruitori, a fronte di un lavoro che è abitualmente mediato, e naturalmente limitato al cosiddetto b2b (business to business). In conclusione, interviene Francesco Misseri in persona, e racconta il proprio pensiero, legato all’animazione in generale: la funzione è quella di permettere di riscoprire tutte le cose, leggere, nel tempo dilatato dell’animazione, cose che nel "tempo normale" non vengono percepite. Questo pensiero è anche la base di un tipo di educazione, un modo di raccontare ai bambini come nascono le cose. Lo Studio Misseri, termina, persegue questa linea, cerca nell’intimo del materiale e tenta di parlare un linguaggio molto semplice, rivolgendosi anzitutto ai bambini.