Il Pulcinella Award al miglior studio internazionale di quest’anno è una vera e propria svolta, per Cartoons on the Bay. Una scelta editoriale ben definita, che ha portato a premiare, per la prima volta dalla nascita del festival, uno studio che si occupa solamente di videogiochi, la ID Software. Presente al panel il direttore creativo, Matt Hooper di quella che si configura come una delle realtà piú importanti a livello internazionale: graficamente parlando, l’ID rappresenta l’eccellenza assoluta, ma, se si dovesse citare il piú grande merito dello studio, sicuramente si dovrebbe parlare della rivoluzione copernicana nel mondo del videogame, poiché in l’ID ha, nei fatti, inventato i videogiochi con visuale in prima persona (a partire da Wolfenstein, fino a Doom e Quake), permettendo, con il cambio di inquadratura (divenuta soggettiva), la nascita di una nuova chiave di lettura.
Dopo poco, il discorso si sposta su Rage, uno dei titoli più attesi e rilevanti prodotti da ID: ai moderatori e al relatore interessa soprattutto far notare come, oggi, nei videogiochi la componente autoriale (di chi idea la storia, la trama, e scrive i dialoghi) sia divenuta importante, come in un qualsiasi altri prodotto di entertainment (proprio per Rage, Hooper cita una lunga serie di influenze, in ambito letterario e culturale in genere, che hanno influito nella lavorazione del videogioco). A tal proposito, Genovesi inizia un interessante inciso sull’importanza del bagaglio culturale per gli operatori professionali in ambito creativo. In conclusione, Accordi Rickards chiede quali siano i cartoni animati e i videogiochi preferiti del Creative Director di ID: i film Pixar e di Myazaki in generale, su tutti Toy Story, e, nei videogiochi, The Legend of Zelda, che, noteranno i lettori, sono titoli molto vicini a Doom…