In un’epoca in cui la carta (coi suoi costi esorbitanti e l’impatto sull’ambiente) tende a diminuire il suo peso nell’editoria e il digitale tende a diventare l’elemento dominante, Art Spiegelman esce col suo Meta Maus e Publishers Weekly decide di intervistarlo sulla sua “fissazione” per il libro come oggetto fisico e sul fatto che il suo libro che analizza il suo famoso Maus ha un buco nella copertina e contiene un DVD (con Maus digitalizzato e il sonoro delle interviste di Art al padre sul periodo del campo di concentramento nazista). Click qui per l’interessante intervista.