9 Ottobre 2011 10:00

Il nuovo diritto di autore: quando?

DisneyAppLa carta scende, il digitale sale. E anche il fumetto segue, naturalmente, il percorso dell’editoria che, passo dopo passo, cerca di collocarsi là dove si vende. Dietro a tutto questo, oltre al resto, ci sono i problemi, in buona parte irrisolti, legati al diritto di autore, con gli autori che lamentano spesso di essere “esclusi” proprio dal diritto che porta il loro nome (essedo nato per tutelare gli autori in primis). Una riforma del diritto di autore che aveva coinvolto tutti gli attori di questa faccenda (autori compresi) era stata avviata e conclusa qualche anno fa durante la presidenza Gambino, bloccata e insabbiata da cadute di governi e disattenzione di un Parlamento perennemente impegnato con altre cose, a quanto pare. Ora l’argomento è di nuovo affrontato, a modo suo, dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, suscitando non poche preoccupazioni nella rete (click qui). E mentre ancora sembra lunga la strada alla ricerca del non semplicissimo equilibrio fra la libera circolazione del pensiero, la non demonizzazione degli utenti finali, le legittime esigenze degli editori e le richieste degli autori (click qui), proventi nuovi emergono dal digitale, dove, come potete vedere qui accanto a titolo di esempio, le singole storie hanno prezzi diversi, e un motivo ci sarà. Ma gli autori ne ricavano qualcosa, o nemmeno se ne accorgono? I cugini francesi sì, tanto che le loro proteste si sono già sentite più volte: click qui. Insomma, c’è ancora parecchio da fare, in questo campo.
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