I più esperti fra i nostri lettori ricorderanno bene il famoso marchio statunitense che, dagli anni cinquanta fino ai duemila, “garantiva” la “bontà morale” dei fumetti sulla base del giudizio univoco della Comics Code Authority. Ora questa pratica, a cavallo tra censura, morale imposta e limitazione della libertà di espressione, è andata in pensione. I diritti sul marchio sono stati quindi ceduti, ironia della storia, al Comic Book Legal Defense Fund, cioè proprio l’organizzazione che ha tra i suoi compiti la difesa legale di chi viene denunciato per i propri fumetti. Il CDLDF ha messo in linea una sintetica storia del marchio CCA (click qui) e con questo ha anche realizzato magliette (click qui) e altri prodotti per l’autofinanziamento.