14 Giugno 2011 01:57

Pippi Calzelunghe a fumetti

Pippi2C’erano una volta le favole – quelle dei Grimm, di Perrault, di Andersen e dell’Ottocento italiano – con streghe malvage, orchi affamati, matrigne maligne e lupi cattivi che terrorizzavano le povere fanciulle in attesa del principe azzurro. Le nonne le leggevano ai nipotini, che si addormentavano in un mondo di incubi, come quello di Little Nemo. Nel primo Novecento incubi veri e tragicamente reali hanno sostituito – dall’Italia alla Russia, dalla Germania alla Spagna – quelle paure della fantasia. Ma qua e là qualcuno, un po’ sognatore e molto poeta, ha creato un mondo fantastico, immaginario, per esorcizzare la cruda realtà e permettere agli uomini, e soprattutto ai bambini, di sognare ancora. Ecco allora arrivare, nella primavera del 1931, il simpatico elefantino Babar, che cammina su due zampe e assomiglia tanto a un bambino cresciuto, ideato e disegnato dal francese Jean de Brunhoff, protagonista di una serie infinita di libri, poi trasferiti in lunghi cicli animati, più volte trasmessi anche dalle nostre TV. Una dozzina di anni dopo un altro francese, più poeta che favolista, ovvero Antoine de Saint-Exupèry, scriveva la fiaba quasi autobiografica del Piccolo Principe, da decenni lettura obbligatoria per gli scolari di PippiNordSudmezzo mondo, e adesso realizzato anche, salvo errori, in una versione animata addirittura in 3 D. Nel dopoguerra la svedese Astrid Lindgren creava Pippi Calzelunghe, simpatica bambina presa a modello da milioni di giovani lettrici. La storia di Pippi, quasi una favola moderna, ha avuto numerose riduzioni televisive, anche animate, ed è stata poi raccontata in una versione a fumetti disegnata dalla danese Ingrid Vang Nyman, che realizzò almeno una quarantina di episodi con centinaia di tavole. In seguito la serie – uscita a puntate su un giornalino – venne raccolta in vari volumi, i primi apparsi anche in Italia nel 1970 e successivamente nel 1996 in un grosso volume della Salani. Adesso le edizioni Nord-Sud vogliono rilanciare il personaggio e hanno già pubblicato il primo dei sei cartonati della collana originale. La vicenda è praticamente immortale come tutte le belle favole e i disegni di Ingrid Vang Nymen conservano la freschezza di allora. Le illustrazioni e le nuvolette sono fedeli all’originale e magari possono favorire anche una scoperta o una rilettura del famoso romanzo. (Articolo di Carlo Scaringi).