7 Aprile 2011 19:45

CotB 2011: Rebels, 3 amici a corte

Rapallo – A conclusione dell’interessante tavola rotonda a proposito dello Studio de Mas, vincitore del Pulcinella Award come studio dell’anno (ne abbiamo parlato qualche ora fa), Maurizio Arneodo ha introdotto un progetto in fase di lavorazione: lo scorso anno, Rai ha commissionato una serie animata di 26 episodi da 26 minuti ciascuno, rivolta a un target dai 6 ai 12 anni; racconto sorico, nato da un’idea di Elena Mora, con la caratterizzazione grafica di Matteo Pincelli. Rebels (questo il titolo), ambientata nella Francia rivoluzionaria, è una storia che parla di amicizia tra due personaggi femminili (Marie Therese, figlia di Maria Antonietta; Ernestine, figlia di una serva, adottata dalla regina) e uno maschile (Pierre, fratello di Ernestine). La storia, che strizza l’occhio a Lady Oscar e Il Principe e il Povero, ripercorre in chiave moderna alcuni eventi storicamente avvenuti prima (e durante) la Rivoluzione Francese. Ernestine è la figlia di una sguattera presso la corte di Versailles, che, rimasta orfana di madre, viene adottata dalla regina Maria Antonietta, che vuole dare una sorella alla figlia Maria Therese (che adora). La giovane si trova quindi catapultata dalle soffitte ai saloni delle feste di Versailles. Maria Therese, per contro, è una giovane cresciuta con una raffinata educazione, che sviluppa tendenze ribelli, che la porteranno a chiedere spesso alla sorellastra di scambiare le identità. Mai come oggi, una serie in cui dei giovani si ribellano per tentare di cambiare il proprio destino pare attuale e azzeccata. Ai grandi avvenimenti storici – la Rivoluzione – vengono affiancate storie di vita quotidiana, contrasti, sentimenti, ribellioni (per l’appunto). A livello grafico, la serie collega passato e presente, ibridando il Settecento e atmosfere più moderne (per avvicinare i giovani). Un’ultima nota arriva a partire da una provocatoria domanda di Roberto Genovesi: come mai il re e la regina vengono visti come personaggi positivi? Perché, soprattutto a partire da una rivalutazione storiografica della figura di Maria Antonietta, il re e la regina non erano personaggi «cattivi», semplicemente vivevano nel loro mondo, avendo perduto ogni collegamento con la realtà. Storicamente molto affidabile, grazie a un minuzioso lavoro di ricerca, la serie è attualmente in fase di lavorazione.