2 Aprile 2011 06:57

Tutti da Fulvia il sabato sera

PericoliPirellaNegli anni Settanta la satira era elegante, raffinata e pungente. Gli autori usavano il fioretto per infilzare i nemici da colpire, non i grandi fendenti di scimitarra contro un unico avversario, come ora. I tempi cambiano, gli autori anche, e resta magari un po’ di nostalgia, frutto più che altro degli anni che passano. C’erano (e molti ci sono ancora) disegnatori come Altan (straordinaria la stagione di Cipputi), Staino (che portò la satira all’interno della sinistra), o, uscendo dai confini italiani come la Brètecher con i suoi Frustrati o come Feiffer nemico di molti presidenti americani (Johnson, Nixon, Carter, ecc.), vittime da prendere in giro. Ma in quegli anni c’era anche una coppia di pubblicitari – Tullio Pericoli ed Emanuele Pirella – bravi sia a inventare battute che a disegnare. Insieme hanno raccontato fatti e misfatti di quell’Italia, pericoli4ironizzando su un certo giornalismo spesso troppo legato al potere, sugli intellettuali sempre pronti a parlare, o meglio sparlare, di tutti, o sui tessitori di oscure trame. Con “Identikit di illustri conosciuti” hanno disegnato una mappa del potere, col Dottor Rigolo hanno preso di mira i grandi giornali, e così via in una serie infinita di vignette, gran parte uscite sul Linus di OdB, disegnate per lo più da Pericoli e arricchite dalle puntuali battute di Pirella. Le più significative sono quelle raccolte sotto il titolo ”Tutti da Fulvia il sabato sera”, apparse su vari giornali. Erano, e sono, sintetiche tavole che, quasi come scatti fotografici, propongono recensioni letterarie, giudizi su scrittori e intellettuali vari, critica di costume e cronaca mondana. Il sodalizio si è spezzato un paio di anni fa per la morte di Pirella, ma i due autori e i tanti personaggi continuano a vivere, per esempio in un volume (“Tutti da Fulvia”) delle Edizioni Nuages e in una mostra – ospitata nei locali della stessa casa editrice a Milano, dal 4 aprile al 7 maggio – che raccoglie decine di tavole di questa serie, uno dei migliori esempi di satira intelligente ed elegante dell’Italia di ieri. (Articolo di Carlo Scaringi).