13 Marzo 2011 20:15

Il paese del non ritorno

Layout 1Il 17 marzo 2011 uscirà in libreria la nuova avventura degli Invisibili: "Il paese del non ritorno" (De Agostini Editore), che l’autore, Giovanni Del Ponte, a Torino il 24 marzo, alle 17.30, alla Libreria dei ragazzi (Torino). “A Sleepy Swamp, ricca cittadina della Louisiana, gli abitanti vivono nella paura. Nessuno osa avvicinarsi alle paludi dove sorge Noreturn, il villaggio dei lavoratori delle piantagioni di tabacco della famiglia Leloup, ma soprattutto dove si dice si aggiri il leggendario Tonton Macute, protagonista di un’inquietante filastrocca. Douglas, Crystal, Peter e Magica, ovvero la banda degli Invisibili, si troveranno coinvolti in una vicenda agghiacciante e dovranno cercare di sottrarre se stessi e il “reporter del mistero” Robert Kershaw all’atroce destino dei non-morti.” I temi trattati sono il lavoro nero, lo sfruttamento degli immigrati, la responsabilità e la scelta di inconsapevolezza di gran parte delle civiltà industrializzate. Il seguente brano è tratto da un’intervista che verrà pubblicata sul numero di marzo della rivista sulla letteratura per ragazzi “Pagine giovani”: Spesso i romanzi degli Invisibili, oltre a raccontare storie avvincenti per i ragazzi, affrontano temi “importanti”, come la difficoltà di diventare grandi, l’importanza del dialogo tra genitori e figli, il bullismo, la salvaguardia dell’ambiente… Anche Il paese del non ritorno, la nuova avventura che presenti quest’anno a Bologna, affronta problematiche di questo tipo? È vero, come lettore preferisco storie che mi lascino dentro qualcosa, che stimolino in me domande e riflessioni, come Il buio oltre la siepe di Harper Lee, che per me è sempre un punto di riferimento, o la serie a fumetti Sandman di Neil Gaiman, di cui apprezzo appunto l’uso metaforico del fantastico. Perciò, quando poi mi trovo a inventare storie, dopo avere individuato una o più scene-chiave intorno alle quali tessere una trama, sono solito chiedermi: qual è il tema della storia? Non per insegnare qualcosa ai lettori, per carità, ma perché come autore sento sempre il bisogno di un argomento o di un ideale che mi “infiammi”.Altre informazioni: www.giovannidelponte.com