Come si diceva (click qui), tutto passa. Il giorno dopo l’annuncio della DC Comics, anche Archie Comics ha rinunciato all’uso del codice CCA (Comics Code Authority) che, da febbraio (anche se nelle bozze delle copertine, ancor appare), non sarà più nelle copertine. Dalla censura alla autoregolamentazione, insomma, per tutti, se non abbiamo tenuto male il conto degli editori statunitensi principali che pubblicavano fumetti per tutti e/o per minori.