Ci sono Autori che brillano come Stelle nel firmamento della letteratura a fumetti. Non sono molti, in effetti. Attilio Micheluzzi lo è. Se appena ne avete l’occasione, non perdete la mostra a lui dedicata, curata da Santo Alligo, che la Little Nemo Art Gallery così presenta: “La Little Nemo Art Gallery presenta la mostra curata da Santo Alligo in collaborazione con la famiglia Micheluzzi. In esposizione e vendita, oltre cento opere originali che ripercorrono l’itinerario artistico e autoriale di Attilio Micheluzzi dalla grafica pubblicitaria alle illustrazioni (tra cui quelle celebri con le divise delle seconda Guerra Mondiale) al fumetto, dal 1969 al 1990. Considerato un Maestro della “letteratura grafica”, Micheluzzi ha creato personaggi indimenticabili quali Petra Chérie, Marcel Labrume, Rosso Stenton, Air Mail, Johnny Focus, Capitan Erik. “I suoi personaggi sono come una calamita: ne incontri uno e vorresti conoscerli tutti. L’incanto, grazie al suo disegno limpido e superbo, sta nell’entrare in un mondo in cui ti sembra ci sia un angolino per te in ogni vignetta” – dall’introduzione di Vincenzo Mollica al catalogo monografico. Attilio Micheluzzi è nato in Istria l’11 agosto 1930, allora territorio italiano. A sette anni, racconta la sorella Annamaria, dopo aver visto la Basilica di San Pietro, disegna a memoria tutta la struttura. A diciotto anni, nel 1948, scrive e disegna una storia ancora inedita, Joe Purcell, pilota d’aereo in missione in America Latina. Si laurea in architettura all’università di Napoli, dove conosce Giovanna Ressia, che diventerà sua moglie nel 1963. L’anno prima si trasferisce per lavoro in Africa. Costretto da Gheddafi a lasciare la Libia, rientra in patria, dove nel 1972 debutta sul Corriere dei Ragazzi. Un certo pudore/vergogna per la professione di fumettista lo spinge a firmare il suo esordio a stampa con lo pseudonimo di Igor Artz Bajeff (solo dal numero 40 firmerà con il suo nome). Ciò che contraddistingue Micheluzzi in tutta la sua attività di disegnatore è l’attenzione quasi maniacale per la verità storica, i luoghi, i particolari geografici, le atmosfere… Dal suo estro, sono nati personaggi e storie d’avventura leggendarie: da Petra Chérie a Siberia a Mermoz. Micheluzzi è scomparso la mattina del 20 settembre 1990, a due passi dalla sua casa napoletana. “Organizzata la scaletta, passo alla sceneggiatura, del tipo cinematografico, dettagliatissima e completa. L’operazione è assai lunga e in un certo senso, dolorosa. Ogni parola alla fine sarà scritta cinque o sei volte. Taglio, limo, cambio. Ripetizioni, ridondanze, suoni che stanno male vicino a certi altri. La lettura deve scorrere veloce e gradevole. Funzionale all’immagine, certo, la nostra lingua è sufficientemente ricca per permetterci ampia scelta. Tutto ciò richiede molto impegno e molta lettura. Se decido di scrivere una storia sulla rivolta dei Boxers, dovrò prima sapere tutto e ooi ancora tutto su questi distinti gentiluomini dal lungo codino, sulle divise, le armi, l’architettura, le facce, le navi della Pekino inizio secolo. Ne consegue che la mia biblioteca personale è notevolmente guarnita. Il passo successivo è quello dell’immagine. Disegno l’intera storia a matita, in modo estremamente curato, tanto che la si potrebbe pubblicare prima dell’inchiostrazione. Quella che potrebbe parere una perdita di tempo iniziale, non è tale in verità”. Attilio Micheluzzi. La mostra è accompagnata dal catalogo monografico Attilio Micheluzzi o della‘letteratura grafica’a cura di Santo Alligo, con prefazione di Vincenzo Mollica e bibliografie di Loris Cantarelli: fotografie inedite e riproduzione di oltre cento opere originali prodotte a colori con referenze bibliografiche. Little Nemo Editore, euro 25.” In mostra presso la Little Nemo Art Gallery, spazio ART&CO.MIX., via Ozanam 7 (int. cortile), Torino – 22 gennaio – 12 febbraio 2011 – dal martedì al sabato, 15.30 – 19.15 – inaugurazione: 21 gennaio, ore 18.