Jean-Philippe Lefèvre è uno dei pochi conduttori televisivi che apprezzo. Mi piacciono il suo garbo, la sua competenza e il suo entusiasmo, nel presentare, spesso con ambientazioni veramente spettacolari, il mondo del fumetto e i suoi autori. La sua è una gran bella trasmissione. Un monde de bulles la segnaliamo spesso su afNews e il fatto che sia in francese non deve frenare nessuno. Ha dato voce a sceneggiatori e disegnatori che hanno potuto raccontare a lungo e in un ambiente estremamente confortevole, il proprio lavoro, la propria passione, la propria vita. A chi ha chiesto al bravo Lefèvre (per Spirou 3791), se sia facile parlare di fumetto alla televisione, ha risposto, con molta modestia, “Non c’è niente di più facile. La tv è il supporto ideale per parlare di fumetto e dei suoi autori. Ci si può tuffare dentro alle vignette e ai fumetti, ascoltare la voce degli autori, far passare emozioni e vita…”. Eppure la sua trasmissione, lunga, interessante, longeva, con una regia notevole, è una assoluta rarità, per forma e contenuti, nel panorama europeo (e, temo, anche mondiale). Un modello da seguire. Forse solo un sogno, per noi italiani, al momento. Ma, chissà… Intanto, bravo, Jean-Philippe e bravi i suoi collaboratori e la sua squadra!
