10 Novembre 2010 10:16

Il movimento dei fumettisti e molto altro ancora

sitoStassiL’iniziativa para-sindacale e associazionistica lanciata con l’assemblea dei fumettisti tenuta a Lucca, ha i suoi naturali strascichi positivi che, se ben nutriti, potrebbero anche portare alla costituzione di un “progetto organico” su cui i fumettisti volenterosi (e volontari) potranno lavorare duramente nel loro tempo libero per costruirsi il proprio futuro migliore. E’ troppo presto per dire se avranno tempo ed energie per farlo, e, nel caso, avranno successo. Ma intanto il movimento per ora non si è fermato. Claudio Stassi rilascia interviste (che, di fatto, sono anche appelli ai fumettisti a “fare gruppo organizzato”) e il SILF mostra la naturale disposizione del sindacato a osservare con attenzione l’associazionismo professionale, col quale, se fosse il caso, attivare proficui scambi di esperienze (come già sta facendo con tutte le altre associazioni professionali anche col sitoSILFprogetto, di cui abbiamo ampiamente parlato su afNews, della Consulta Nazionale sulle Professioni: click qui). In effetti anche Tiziano Riverso, in rappresentanza del sindacato della CGIL, ha rilasciato analoga intervista radiofonica, il che farebbe ben sperare che il SILF/SLC/CGIL (che è senza Segreteria dal giugno 2009, quando si dimise l’ultimo Segretario Generale, Francesco D’Agostino) possa, oltre a continuare l’attività ordinaria (assistenza fiscale e vertenziale, consulenze, deposito inediti ecc.), riprendere la sua azione propositiva che portò, negli anni precedenti, al riconoscimento formale delle professioni del fumetto sitoAssfumettisti(click qui) e all’inserimento di queste nel fondo pensionistico ENPALS (click qui) consentendo, ai fumettisti interessati, di aprirsi finalmente una posizione previdenziale ad hoc. Nel frattempo non è mai venuta meno l’azione anonima e silenziosa di qualche Complice (dell’Anonima Fumetti) sia nel sostegno alle iniziative di legge (che riguardano i dettagli della legge sul diritto di autore e che hanno visto come promotore indefessamente attivo Ivo Milazzo), sia (come riportato su afNews) con una collaborazione con la SIAE per favorire innovazioni significative come una sorta di “diritto di seguito” anche per il fumetto e altro ancora. Tutte cose che ben conosce chi segue regolarmente la pagina di afNews dedicata ai professionisti sitoAssIllustratori(click qui). Qualche novità potrebbe invece emergere dalle proposte evidenziate da Stassi nel suo blog (click qui): la realizzazione di un Contratto Tipo (proposta che in passato è stata decisamente osteggiata sia dagli editori, sia da diversi fumettisti che obiettavano la necessità di una libera contrattazione individuale, senza vincoli) e la creazione di una (nuova) Associazione Fumettisti passando attraverso un Manifesto programmatico. Il contratto tipo, come accennato, è argomento delicato. Gli Illustratori, tramite la loro associazione, ci hanno lavorato su per molti, molti anni, e la questione non è mai del tutto risolta. In ambiti creativi, in cui le doti personali fanno la differenza, può essere arduo immaginare un contratto tipo, accettato da editori e produttori, che ponga dei limiti alla contrattazione individuale, in assenza, per giunta, di qualunque contratto nazionale collettivo che valga erga omnes. Si vedrà cosa sapranno inventarsi i sitoAnFumettifumettisti, che sia conforme alle leggi, adeguato alle reali esigenze professionali e digeribile per le controparti, se veramente decideranno di seguire il percorso del “contratto tipo” e se lo percepiranno davvero come una garanzia per il loro lavoro. In effetti un’altra possibilità potrebbe essere quella di seguire la via del Contratto di Edizione (che è già legge: click qui) e adottarlo in modo diffuso e “migliorativo”. Si vedrà, come si diceva. Di associazioni di fumettisti, invece, ce ne sono state in passato e ancora ci sono: dall’Associazione Fumettisti guidata da Marcello Toninelli, fino all’Anonima Fumetti, senza dimenticare le esperienze ancor più lontane nel tempo, che videro Hugo Pratt e amici all’opera, sia pure per un brevissimo periodo. Ma è evidente che quel che sembra emergere dalla proposta in nuce a seguito dell’assemblea lucchese, è una associazione professionale che sia intenzionata a strutturarsi in modo analogo all’AIAP (l’associazione professionale dei grafici creativi nata nel 1945) che è sitoAIAPoggettivamente in grado di offrire una azione para-sindacale, come si può ben vedere dando anche solo un’occhiata al suo sito. Se così fosse si tratterebbe di un progetto ambizioso (costoso in termini di risorse finanziare e umane) e sicuramente utile alla categoria dei fumettisti. Tutto ciò detto, resta però da risolvere il quesito principale: i fumettisti (che, ovviamente, non sono solo le poche decine di persone che si son viste in assemblea a Lucca, ma molte di più) saranno capaci di “fare gruppo organizzato”? Sapranno dedicare il loro tempo libero a un progetto di questo tipo? Sapranno scoprire in se stessi una “coscienza collettiva” che superi definitivamente gli egoismi individuali? Sapranno far tesoro delle altrui esperienze? Ai posteri… Intanto, in bocca al lupo (a scelta fra Ezechiele, Alberto e Pugacioff)!