11 Ottobre 2010 01:34

Seicento volte Tex, e non solo

tex Con l’albo, tutto a colori secondo la tradizione “centenaria”, in edicola in questi giorni, la collana della Sergio Bonelli Editore dedicata a Tex Willer – il più longevo e popolare eroe dei fumetti italiani – raggiunge il traguardo dei 600 numeri. Un primato prestigioso, che testimonia un successo che dura da oltre 60 anni, e che conferma come gli autori italiani (sceneggiatori e disegnatori) siano praticamente i migliori nel mondo in questo campo. E’ dalla fine del secondo conflitto mondiale che le edicole sono state invase da decine di personaggi – non tutti riusciti, ovviamente, né tutti longevi come Tex – che si muovono dentro scenari western molto realistici, sia graficamente che sul piano dei contenuti. Non è facile raggiungere la perfezione toccata da Gianluigi Bonelli e Aurelio Galleppini che per anni hanno puntualmente narrato le straordinarie avventure vissute dal Ranger e i suoi amici. Papà Bonelli e Galep sono inimitabili, anche se i loro “eredi” hanno fatto e fanno il possibile per imitarli. I 600 numeri del Tex mensile corrispondono, più o meno, a quasi 400 Tex600ClaudioVilla-Bonelli racconti, cui vanno aggiunti quelli apparsi sugli speciali, nei Texoni e nei vari Almanacchi. Il totale è molto più alto e ancora provvisorio perché la storia infinita di Tex non è destinata a concludersi. Una storia iniziata il 30 settembre del 1948 con il primo albo a striscia, appena una trentina di pagine e un centinaio di vignette, minuscole ma piene di tensione. Quella collana è durata per 36 serie e un totale di 973 strisce. Poi, tra il 1952 (gennaio) e il 1960 (7 novembre) sono usciti 205 numeri della collana “Albo d’oro”, quindicinale, con un formato più grande di quello attuale, che riproponeva la ristampe delle strisce. La prima collana del Tex gigante, con periodicità variabile, è uscita tra il 1954 e il 1960, seguita dalla seconda, quella attuale, dall’ottobre del 1958. Esaurite le ristampe iniziali, la serie ha proposto sempre storie originali. Nel numero 183 c’è il debutto di Nolitta, ovvero Sergio Bonelli, ancora accanto al padre. Il numero seguente sarà invece tutto opera di Nolitta, che poi si alternerà col padre, benché sia già impegnato con Mister No e soprattutto con il lavoro editoriale. Claudio Nizzi, il primo erede di Bonelli senior, debutta nel 1983, albo n. 274, ancora in coppia con Gianluigi, e poi, dal numero 280 TexCuba sarà l’unico sceneggiatore, per lungo tempo. Aurelio Galleppini invece ha disegnato le prime 400 copertine e quasi tutti gli albi fino a quel numero, uscito praticamente alla vigilia della sua scomparsa. Dopo, tutto, o quasi, è cambiato: a Nizzi si sono affiancati nuovi sceneggiatori, a partire da Mauro Boselli, mentre Galep è stato sostituito da numerosi altri disegnatori, altrettanto bravi. Nel frattempo la presenza degli albi di Tex è andata crescendo, con la storica collana “tre stelle”, con la prima ristampa cronologica, pubblicata dal marzo l964, cui sono seguite TuttoTex (dal dicembre 1985) e Tex Nuova Ristampa dal febbraio 1996, iniziative indispensabili perché il pubblico si rinnova e periodicamente “riscopre” le storie di Tex. A queste collane si possono aggiungere gli appuntamenti annuali con il Texone e l’Almanacco West, oltre a sporadici speciali e ripetute presenze nelle collane spesso allegate a quotidiani e periodici vari. Solo per confermare un successo già lungo 62 anni. (Articolo di Carlo Scaringi)