Riceviamo – comunicato stampa: Prima di Wall-e, 10 anni prima di Guerre Stellari, in Italia Francesco Guccini, il noto cantautore e scrittore, e il grande disegnatore Bonvi, autore delle Sturmtruppen, crearono una serie di brevi storie a fumetti di fantascienza: Storie dello spazio profondo. Una simpatica canaglia in perenne doposbronza e un robottino saccente che di innocuo ha solo l’aspetto: un’improbabile coppia di dis-avventurieri occupati a combinarne di tutti i colori in giro per la Galassia, in compagnia di mercenari spaziali, bucanieri intergalattici, fantasmi extraterrestri e – special guest – Dio. Le Storie rappresentano uno degli episodi più originali di quel “Rinascimento” vissuto dal fumetto italiano negli anni Sessanta e Settanta (la serie iniziò nel 1969, sulla rivista Psyco): brillanti e per molti versi anticipatrici di stili e trovate geniali, a quarant’anni dalla loro prima pubblicazione conservano tutta la freschezza dell’opera giovanile esaltata dalle irresistibili personalità dei due artisti emiliani, qui affiatati come non mai. Per la prima volta in una versione definitiva – ripresa dagli originali, restaurati digitalmente, e completa di tavole mancanti in passate edizioni – Storie dello Spazio Profondo approdano su iPad grazie a Enhanced Press, Chiaroscuro e Rizzoli Lizard, che ne ha curato la versione cartacea, in una Guida Intergalattica per Autostoppisti ante litteram che non mancherà di mandare in orbita i lettori di oggi come quelli di ieri. GUCCINI DIXIT – “Nacquero così, attorno al ’69 (anno climaterico quant’altri mai), le prime idee per le Storie dello spazio profondo. A farle, ci siamo divertiti. Speriamo così sia per voi. I due personaggi ricalcano un po’ quelli che sono i nostri caratteri: così, l’umano è lui, il Bonvi, che si disegna sempre MOLTO più bello di quanto in realtà sia, e il robot sono ovviamente io, con le mie piccole nevrosi e i miei tic. Si consiglia di leggerle a temperatura ambiente e con accompagnamento di alcolici di vario tipo, come facemmo noi quando le abbiamo realizzate. Prosit. Bologna, 1979”. BONVI RESPONDIT – “Nel 1969, durante la prima stesura di Storie dello spazio profondo, nonostante avesse giurato estremo professionismo, dedizione al lavoro e rispetto delle scadenze di consegna, il laido personaggio s’innamorava perdutamente di un’americana di passaggio, correndole dietro fino a Brooklyn e lasciandomi, come si suol dire, nello sterco fino al collo. Nonostante ciò, sono riuscito ugualmente a completare le Storie dello spazio profondo che, a distanza di dieci anni, trovo ancora valide. Naturalmente, per merito mio. Ah! Se a qualcuno venisse in mente di fare paragoni, o valutazioni dell’opera, si ricordi che questo fumetto è nato per scherzo, e ci siamo divertiti come matti a farlo. Quindi, non si accettano critiche o plausi: la gratificazione l’abbiamo già avuta l’anno scorso, quando in Guerre Stellari ci siamo goduti la scena del bar, esattamente come la realizzammo noi, dieci anni prima. Bologna, 1979.” Sette numeri ognuno composto da una storia di 26 pagine, piccole rarità nelle quali regnano la qualità’ dei racconti e dei disegni, ed usa la nuova versione 1.5 del software di Enhanced Press. Il primo numero in esclusiva ad un prezzo promozionale di € 0,79. Link App Store.