19 Luglio 2010 12:38

Barbapapà: perché Vecchioni disse sì e altre storie

Barbapapa“Quando Annette Tison e Tylus Taylor fecero nascere sui tavoli di un bistrò parigino quel curioso, gigantesco ectoplasma rosa, non immaginavano certo di aver plasmato l’indefinibile protagonista di un successo su scala planetaria. Fuori infuriava la tempesta del maggio francese che scuoteva le coscienze dei giovani: sui tavolini di quel caffè lei, architetto e designer, lui matematico e biologo, dovevano scrivere una relazione scientifica, ma fecero restare tutti di stucco con il loro barbatrucco. Sono trascorsi quarant’anni dalla prima apparizione a fumetti (che Annette e Tylus han trascorso da marito e moglie), e «Barbapapà» per estensione è diventato il nome di tutta la famiglia di quei …” Articolo completo di Paolo Guiducci: click qui.

Barbapapa“Fu una donna pazza e incosciente, una cantautrice di molto talento e poca fortuna, ai tempi di Laura Betti, colta e scioccante, di Maria Monti ex Gaber, di Giovanna Marini di ben altro meraviglioso spessore, fu una donna così delusa dalla sua carriera, ma combattiva e tenace come poche, a chiamarmi una sera e chiedermi se volevo cantare con le sue "Mele Verdi". «Chi sono queste "Mele Verdi?"» le chiesi. «Ragazzine di dieci-dodici anni. Le ho messe su io e sono brave, tanto brave». «E perché dovrei cantare con loro? E poi cosa?» domandai, penso correttamente. «A dire il vero – mi rispose – le cose da cantare sono ancora da scrivere». «Anche!» mi venne spontaneo e mentre lo dicevo non capivo perché stavo ad ascoltarla…” Articolo completo di Roberto Vecchioni: click qui.