Quello di Angoulême, in Francia. Per la precisione sono stati 59.485 dall’anno scorso, quando è stata aperta la nuova sede. Sono stati 13.500 i visitatori durante il Festival di Angoulême (ultimo fine settimana di gennaio). Un 18 per cento sono abbonati, un 25 per cento i paganti a biglietto e il 50 per cento sono abitanti della regione. Il cinquanta per cento dei visitatori, va detto, entrano gratis. Nel frattempo sono state acquisite (con un budget ad hoc di 40.000 euro) altre 140 nuove tavole originali che sono andate ad arricchire la già notevolissima collezione di proprietà del Museo. Questo è quanto ha dichiarato il direttore della CIBDI, Gilles Ciment, oltre ad aver affermato con soddisfazione “… per un museo in un’area geografica decisamente debole dal punto di vista turistico, basato su un tema estremamente specialistico, a pagamento e in centro città, è proprio un bel risultato”. I materiali originali esposti ruotano (per ovvi motivi legati alla conservazione dei materiali cartacei e deperibili) ogni quattro mesi, per cui il Museo presenta, di fatto, tre collezioni l’anno. Da vedere, se volete far aumentare quell’otto per cento di visitatori stranieri.
