17 Giugno 2010 01:08

Con “iComics” il debutto di molti giovani

rivista i-comicsUna trentina di anni fa è sorta a Roma la Scuola internazionale di Comics, una delle prime che offriva a giovani di talento o solo ricchi di buona volontà l’occasione per imparare un mestiere capace di dare molte soddisfazioni. All’inizio la scuola proponeva corsi di disegno e di sceneggiatura, ma col passar degli anni si è sviluppata, e adesso ha sedi in molte città, da Firenze a Torino, da Jesi a Padova, ecc. e offre corsi di grafica, animazione, web-design e altro ancora, permettendo a molti giovani di trovare una carriera soddisfacente e un lavoro creativo. Per qualche tempo la scuola, diretta da Dino Caterini, raccoglieva in una rivista (Experimenta) i lavori dei suoi allievi migliori. Adesso ha fatto qualcosa di più, e di meglio, pubblicando una rivista con cadenza bimestrale dal titolo che può apparire sibillino, mentre è fin troppo chiaro: iComics. Sono circa 200 pagine a colori con storie a fumetti e stimolanti rubriche, che offrono un panorama significativo su alcune giovani realtà del fumetto italiano. Forse non tutti i racconti sono ben riusciti, soprattutto se confrontati con il fumetto “L’indiana bianca”, un classico anni Ottanta di un maestro come Paolo Eleuteri Serpieri, ma va apprezzata l’originalità delle storie che spaziano dagli anni giovanili di Napoleone al fantasy, con una puntata, realisticamente amara, nella realtà di Gerusalemme oggi, e soprattutto del disegno, grottesco, caricaturale e talvolta inquietante. Il prossimo numero uscirà a fine luglio, con altre storie di autori in cerca di conferma e di giovani esordienti, usciti tutti dalla Scuola internazionale di Comics, impegnata, come i curatori della rivista, in questa coraggiosa scommessa. In tempi di crisi diffusa, un po’ d’ottimismo ci vuole, e iComics mostra di averlo. (Articolo di Carlo Scaringi).