Quando nei fumetti per bambini, o per giovani lettori in genere, si parla, in un certo modo, di natura, ecologia, biodiversità, difesa degli animali et similia, il dubbio che si stia cavalcando l’onda (verde) per blandire i giovani consumatori può legittimamente sorgere. Ed è sorto alla redazione di BoDoi, che ha recensito quattro titoli del momento (un Marsupilami, un Gaston Lagaffe, un Boule et Bill, un Agent 212), sollevando qualche dubbio sull’onestà intellettuale di chi ha fatto queste scelte editoriali. Potete leggere l’articolo facendo click qui. L’Italia è aliena al rischio dell’ecologia tarocca realizzata ad hoc per l’infanzia consumatrice? Ecologia fumettata politically correct, non contestatrice, generica, priva di accuse precise alle imprese che lavorano contro il bene comune e a certa politica asservita a interessi che vanno contro la salute del pianeta e altre tristi cose del genere. Bisognerebbe esaminare caso per caso. Intanto si può almeno sperare che qualcuno sia sincero, e che i giovani lettori sappiano vedere più lontano dell’ufficio marketing.
